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Aeroporto, De Girolamo (M5S) presenta un'interrogazione parlamentare: "Garantire tempi certi per la riapertura"

Sulla situazione dell'aeroporto "Ridolfi" di Forlì il parlamentare Carlo Ugo de Girolamo ha presentato un'interrogazione congiunta al Ministero dell’Interno e al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti

"Garantire tempi certi per la riapertura". Sulla situazione dell'aeroporto "Ridolfi" di Forlì il parlamentare Carlo Ugo de Girolamo ha presentato un'interrogazione congiunta al Ministero dell’Interno e al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. "Ai tempi del Coronavirus c’è da fare i conti con la ripartenza - esordisce l'esponente del Movimento 5 Stelle -. Tra quei settori che più di altri sono stati colpiti dalla crisi c’è anche quello aeroportuale, dato che il traffico aereo sarà probabilmente l’ultimo a poter ripartire a pieno regime. Lo sappiamo bene anche a Forlì, dove non al più tardi di qualche giorno fa si è levato il grido d’allarme di quegli imprenditori forlivesi - impegnati nel rilancio del “Ridolfi” - che continuano a lamentare un cortocircuito di informazioni circa i passaggi burocratici propedeutici alla piena operatività dello scalo.

De Girolamo ha presentato un'interrogazione pe conoscere "quali iniziative intenda assumere il Governo per addivenire al perfezionamento dell’iter di adozione del decreto interministeriale per inserire il ‘Ridolfi’ nella Tabella A di cui all’articolo 26, comma 2 decreto legislativo 139/2006 e se vi siano tempi certi per garantire le condizioni necessarie a una rapida riapertura della struttura aeroportuale". "Quella del “Ridolfi” - evidenzia - è purtroppo una vicenda che si trascina da troppo tempo, sulla quale però non è mai venuto meno il mio impegno per permettere ad un'infrastruttura fondamentale per l’economia del nostro territorio di riprendere la sua attività".

"Un lavoro costante - ricorda il parlamentare - portato avanti spesso silenziosamente durante tutti questi mesi e confluito prima nel testo dell'emendamento alla legge di bilancio approvato al Senato e che prevedeva lo stanziamento delle coperture finanziarie necessarie a garantire un distaccamento dei Vigili del fuoco all'aeroporto. E successivamente nell'ordine del giorno, sempre al Bilancio, accolto favorevolmente, che impegnava l'esecutivo 'a disporre le necessarie unità di organico ai Vigili del fuoco dell'aeroporto di Forlì per far fronte alle esigenze operative, logistiche e strumentali derivanti dall'assunzione a carico dello Stato dei servizi antincendi aeroportuali'. Tradotto, significava che parte delle nuove assunzioni dei Vigili del Fuoco previste in legge di bilancio potevano essere finalmente destinate allo scalo forlivese grazie al fatto che lo Stato si sarebbe fatto carico del servizio. Condizione necessaria, questa, affinché il 'Ridolfi' potesse essere inserito nuovamente nella Tabella A degli scali di interesse nazionale".

"Una possibilità – precisa ancora de Girolamo . che aveva già avuto il disco verde durante il Governo Conte I e sulla quale il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti guidato dall'ex ministro Toninelli si era già espresso, decretando che 'nulla osta all'inserimento dell'aeroporto di Forlì nell'elencazione degli aeroporti di fascia A'. In un momento così drammatico come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria, occorre sostenere il nostro tessuto economico produttivo ma soprattutto tutte quelle opportunità in grado di favorire il rilancio del turismo regionale. Una di queste passa necessariamente per Forlì e per il suo aeroporto che mi auguro possa presto ritornare in esercizio senza ulteriori lungaggini burocratiche. E’ giusto quindi dare risposte certe agli imprenditori, al loro impegno e a tutti i lavoratori dell’indotto coinvolti, seriamente preoccupati per il futuro. Ma anche alla città di Forlì, che vede nel ‘Ridolfi’ l’occasione per tornare a ‘volare’ alto. Di questi tempi sarebbe un bel segnale per la ripartenza". 

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