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Aeroporto: "Interesse della Compagnia Armavia. Ma il sindaco tace"

I consiglieri del Pdl Ragni e Spada: "Stupisce e preoccupa l'incomprensibile silenzio del Sindaco Balzani in relazione ad una eventuale acquisizione delle quote di maggioranza del "Ridolfi"

“I tempi per tentare di salvare l’aeroporto di Forlì sono ormai strettissimi, anche per questa ragione stupisce e preoccupa l’incomprensibile silenzio del Sindaco Balzani in relazione ad una eventuale acquisizione delle quote di maggioranza del “Ridolfi” da parte di una importante società straniera”. I consiglieri comunali del Pdl, Alessandro Spada e Fabrizio Ragni sollevano il problema. “È ormai trascorsa più di una settimana da quando il conte Guido Farneti Merenda Salecchi, rappresentante pro tempore in Italia di “Armavia”, ha esposto al primo cittadino una concreta possibilità d’interessamento della società in questione verso lo scalo forlivese”.

“Il conte Merenda già in passato aveva più volte parlato di questa possibile acquisizione con il presidente di “Armavia”, (compagnia aerea armena ndr) che peraltro tre anni fa fu già ospite del dott. Rusticali, in considerazione di un forte interessamento allo sviluppo della nostra aerostazione. Il presidente di “Armavia”, per esplorarne la fattibilità, giustamente ha rivolto al sindaco di Forlì una serie di quesiti che al momento sono rimasti senza risposta nonostante la richiesta di una cortese sollecitudine onde poter anche aiutare, eventualmente, Balzani ad interloquire con i relativi uffici competenti di Bologna”, continuano Ragni e Spada.

“Le domande sono state le seguenti: approssimativamente a quanto ammontano i debiti di Seaf nel caso di acquisto; la percentuale di quote di partecipazione del Comune di Forlì e di eventuali altri Enti per giungere al controllo del 51% della società; la lunghezza della pista e le abilitazioni di quali aeromobili possono usufruirne; quale tipologia di servizi offre Seaf come Handling; quantità e qualità del personale in carico a Seaf e se detto rapporto si debba ritenere vincolante o eventualmente da rivedere; quale movimentazione di aeromobili passeggeri e\o cargo minima è necessaria per utile di bilancio. L’incomprensibile silenzio del Sindaco nei confronti di questo interessamento e persino in relazione ad una risposta a semplici quesiti ci porta a pensare che l’amministrazione forlivese, così come in altre delicate questioni, continui ad essere schiava delle volontà di Bologna e della Regione. Sollecitiamo Balzani a ritrovare un’auspicabile autonomia decisionale e ad attivarsi con urgenza per tentare ogni strada possibile rivolta alla salvezza del “Ridolfi”, nonostante la classe dirigente del Partito Democratico regionale abbia sempre agito negativamente nei confronti dello scalo forlivese”, conclude la nota.

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