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Aeroporto, il consiglio provinciale vota la ricapitalizzazione

La delibera è stata approvata con i voti favorevoli di Pd, Idv e Lega Nord (17 voti), astenuto il capogruppo di Rifondazione Comunista mentre sono usciti dall'aula la capogruppo dell'Udc e tutto il gruppo del PdL

Il Consiglio Provinciale di Forlì-Cesena ha approvato la copertura integrale delle perdite della società di gestione dell’aeroporto di Forlì Seaf al 28 febbraio 2011 e la ricostituzione del capitale sociale fino a 3.098.748 euro. La delibera comporta la sottoscrizione e il versamento del capitale residuo di  446.811 euro. La delibera è finalizzata al mantenimento dell’attuale quota di partecipazione della Provincia in Seaf, pari al 15%.

La delibera è stata approvata con i voti favorevoli di Pd, Idv e Lega Nord (17 voti), astenuto il capogruppo di Rifondazione Comunista Pier Giorgio Poeta, mentre sono usciti dall’aula la capogruppo dell’Udc Maria Grazia Bartolomei e tutto il gruppo del PdL.

La somma necessaria per l’operazione ammonta a 639.288 euro di cui 174.476 euro per la copertura delle perdite eccedenti il capitale sociale, 18.001 euro per la ricostituzione del capitale fino a euro 120.000 ed infine 446.811 euro per la sottoscrizione del 15% del capitale da ricostituire ad euro 3.098.748. Con una deliberazione dello scorso aprile fu  approvata la copertura integrale delle perdite dall’1.11.2010 al 28.2.2011 (quota a carico provinciale euro 174.476) e l’aumento di capitale sociale fino ad euro 120.000 (quota a carico provinciale euro 18.001). Il provvedimento odierno riguarda quindi la differenza, pari ad 446.811 euro.

Presenta la delibera l’assessore provinciale alle Società partecipate Maurizio Castagnoli: “Da aprile avevamo in sospeso le modalità di ricapitalizzazione, se con risorse o conferimento di beni. Seaf ci fece sapere che c’erano difficoltà ad accettare una ricapitalizzazione con il conferimento di un terreno, come era stato previsto, terreno che per altro non era considerato di particolare interesse per lo sviluppo delle attività. Con questa delibera la Provincia può discutere di piano industriale, governance e progetto di privatizzazione, autorevolmente con il peso del 15%”. L’assessore Maurizio Brunelli chiarisce la provenienza dei fondi: incremento dell’imposta provinciale sull’Rca Auto e la trasformazione di un precedente prestito in capitale sociale.

Prende la parola per primo Stefano Gagliardi, capogruppo PdL: “In una lettera del 25 luglio il Presidente di Seaf rifiuta la proposta del conferimento di un terreno e chiede di versare i famosi 446.811 euro entro il 15 settembre. Prima domanda: perché dal 25 luglio ad oggi il consiglio non è stato informato su quanto comunicato da Seaf, e come sempre ci si affanna gli ultimi giorni utili? Oggi la Provincia interviene azzerando il fondo di riserva e utilizzando parte dell’aumento dell’ RC auto. Perché la Regione non ha anticipato, come prospettato, la cifra in questione per consentire alla Provincia di rifiatare nel corso del 2011 e restituire quanto prestato nel 2012? Con questa operazione forse Seaf avrà liquidità per giungere al mese di ottobre – novembre, e poi? Cosa accadrà considerato che fino a che non vi sarà la presunta? Ci siamo astenuti nel mese di luglio sulla nascita della SAR, in attesa di vedere il piano industriale e le quote societarie che ad oggi sono ancora sconosciute, pur non avendo un grande ottimismo, anzi, sull’esito della vicenda. Coerentemente con quanto fatto nel mese di aprile trattandosi di gestione, e della copertura delle perdite  della SEAF così come allora il nostro voto non potrà che essere fortemente negativo. Tuttavia non usciremo dall’aula, se servirà per garantire il numero legale, per responsabilità nei confronti dell’aeroporto”.

Aggiunge la capogruppo dell’Udc Maria Grazia Bartolomei: “Ancora una volta manca trasparenza da parte dell’amministrazione provinciale su questo tema. Vedo due facce del Partito Democratico: sul territorio non va a cercare una convergenza con le altre forze per affrontare le emergenze anche locali, mentre a Roma vedo un Partito Democratico, che è all’opposizione con noi, che si lamenta nei confronti di PdL e Lega per l’eccessiva chiusura e i continui voti di fiducia, cioè lo stesso che noi lamentiamo a livello locale. Con tutto questo il Pd e la maggioranza probabilmente non riescono a garantire il numero legale, ancora una volta in questa seduta”. E sulla holding dice Bartolomei: “Questo è un simulacro di holding, che è tale solo per la Regione, ma non per noi e per Rimini. E ancora: dov’è il partner industriale?”. Ed infine: “Veramente poco felice e discutibile la scelta di utilizzare per la ricapitalizzazione il gettito dell’aumento della tassa sull’Rca auto, per ben 320mila euro”.

Segue Luciano Minghini, capogruppo del Pd: “Non stiamo parlando di una nuova ricapitalizzazione. All’epoca coprimmo con risorse finanziarie una quota parziale, rimandando ad un conferimento di un terreno la quota rimanente. Non è stato possibile ed oggi provvediamo in modo diverso. Per il resto non c’è molto da dire: è un film già vissuto. Chiediamo di essere informati sul risultato dei lavori che i tecnici stanno portando avanti in queste settimane e rimane l’input del massimo contenimento del deficit. Ringrazio il capogruppo Gagliardi per la sua disponibilità a rimanere in aula se ce ne fosse bisogno. L’assenza dei nostri consiglieri è per motivi contingenti e personali e non politici. L’argomento non era previsto all’ordine del giorno, così come questo Consiglio, e qualcuno ha programmato in modo diverso le ferie”.

Quindi Pier Giorgio Poeta, capogruppo di Rifondazione Comunista: “La mia posizione la si conosce da tempo. Comunque sia, ne avremmo potuto discutere con più calma per capire meglio la procedura. All’assessore dico che se è vero che questa delibera ci mantiene al tavolo delle decisioni per il 15%, è anche vero che ci teniamo il 15% dei debiti. Ciò mi preoccupa soprattutto perché si tolgono risorse per le attività della Provincia. Inoltre, se come ha detto l’assessore questa è l’ultima ricapitalizzazione, ciò significa che abbiamo la consapevolezza che la prossima volta non riusciremo a rifinanziare l’aeroporto. Questo vuol dire che i soldi di oggi sono persi: siamo arrivati all’ingessamento del bilancio della Provincia. Non abbiamo più soldi per far funzionare questo ente. Questo non è il modo giusto di gestire i soldi pubblici”.

Da parte sua Giovanna Perolari, capogruppo dell’Italia dei Valori: “Auspico che la luce alla fine del tunnel non diventi un miraggio. Voteremo a favore con lo scopo che il percorso intrapreso rispetti gli obiettivi che ci siamo posti: privatizzazione, piano industriale credibile ed infine riduzione della quota della Provincia per non incidere ulteriormente per il ripiano dei debiti dell’aeroporto”.

Prende la parola anche Gian Luca Zanoni, capogruppo della Lega Nord: “Abbiamo sempre contrastato l’asse Bologna-Rimini, che nessuno ci toglie dalla testa che è quello che ha impedito al nostro territorio di avviare il rapporto con Sa.Ve. Tornando al voto di oggi, invece, sono già due o tre volte che assistiamo all’assenza di consiglieri di maggioranza quando si tratta di questi argomenti. Da parte nostra, stando qui, dimostriamo la nostra responsabilità. Ma non può essere sempre la Lega Nord a dover garantire il passaggio delle delibere sull’aeroporto. A questo punto la maggioranza ha bisogno di una grande verifica al suo interno, perché oggi il presidente non ha una propria maggioranza. Non date troppo per scontato il voto a favore della Lega Nord”.

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