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Alberi abbattuti, il Pdl spara più in alto: "Si dimetta tutta la giunta, compreso il sindaco"

"Dopo quello che è accaduto con gli alberi, il sindaco Roberto Balzani compia un gesto di responsabilità: si dimetta con tutta la Giunta". Lo afferma Fabrizio Ragni, consigliere comunale del Pdl

“Dopo quello che è accaduto con gli alberi, il sindaco Roberto Balzani compia un gesto di responsabilità: si dimetta con tutta la Giunta”. Lo afferma Fabrizio Ragni, consigliere comunale del Pdl, che sul tema degli abbattimenti presenterà un question time. “Troppo comodo – afferma Ragni – scaricare le responsabilità sull’assessore all’Ambiente, Alberto Bellini. Perché in Giunta è stata presa la decisione scellerata di abbattere gli alberi. Poco importa che il professore fosse assente in quella seduta di dicembre. Anzi, importa eccome, perché è il segno di come amministra la città”.

“La retromarcia su corso Diaz è stata “ordinata” dalla Forestale, abbiamo appreso poi. Sarà per questo che Bellini, tacendo la circostanza e parlando amenamente di “ripensamento”, di colpo è ammutolito. Ma a rimanere senza parole sono i forlivesi, ormai hanno aperto gli occhi anche quelli che hanno votato questo sindaco. C’è da dire che gli alberi non portano decisamente bene all’assessore Bellini. A Natale del 2009 aveva esordito vietando persino l’albero di Natale in piazza”, continua Ragni.

““Non vogliamo sprecare un abete per un motivo così effimero”, aveva dichiarato. Da qui allo scempio del 2013 c’è una bella giravolta. Sappiamo che la spesa prevista per gli abbattimenti ammonta a 342mila euro, cifra notevole quando le priorità della città sono ben altre. E ora che ne sarà del progetto di riqualificazione delle alberature di cui questa amministrazione andava tanto orgogliosa? Ma soprattutto vorremmo sapere: chi paga per gli alberi già abbattuti? Una domanda che ci riserviamo di rivolgere alla Corte dei Conti”, chiude.

Intanto il gruppo consiliare del Pd, in una nota, difende l'assessore Bellini: "In merito alla richiesta  di dimissioni dell’Assessore Bellini avanzata dai Verdi, come gruppo consiliare intendiamo esprime solidarietà e piena fiducia e stima nell’operato dell’Assessore.  Si può non condividere il progetto, posizione opinabile ma assolutamente legittima, ma appare molto grave accusare l’Assessore di aver rilasciato “ dichiarazioni reticenti e false” dovute ad un ripensamento quando molto chiaramente l’Assessore si è limitato a comunicare che il responsabile del procedimento ha ravvisato la necessità di verificare il progetto. Senza entrare nel merito di responsabilità tecniche, che non spetta a noi accertare ma di cui si faranno carico puntualmente gli organi competenti, compreso il Corpo Forestale che ha effettuato controlli di cui attendiamo con rispetto l’esito, né delle scelte di merito contenute nel progetto, ci preme soffermare l’attenzione sull’aspetto della condivisione e partecipazione, che a nostro avviso costituisce un modus operandi imprescindibile e fondamentale nel rapporto tra Amministratori e Cittadini. A tal proposito è corretto ricordare che l’Amministrazione, una volta elaborato il progetto, ritenendo importante ed opportuno, da un lato, presentarlo alla Città, dall’altro, ascoltare cittadini e associazioni in merito, ha indetto un’assemblea pubblica, coinvolgendo in primis circoscrizione e quartieri interessati, in data 7 marzo presso la saletta della Palazzina AVIS. Quella poteva tradursi nell’adeguata sede di confronto, consentendo anche congrui margini temporali (ben 4 mesi) per apportare modifiche al progetto. Visto il clamore suscitato in questi giorni c’è senz’altro da aspettarsi che i Verdi abbiano partecipato e portato avanti valutazioni risultate poi inascoltate dall’Amministrazione. Purtroppo non è andata così, la partecipazione alla serata risultò molto scarsa (una decina di persone) e non si levarono cori di protesta o richieste di approfondimento o miglioramento. E allora c’è da chiedersi se i modi plateali che hanno caratterizzato la protesta promossa dai Verdi in questi giorni siano dettati da una genuina volontà di approfondimento e interesse per le alberature o piuttosto da altro. Auspichiamo che la situazione determinatasi possa trovare rapida soluzione al fine di riprendere una discussione serena sul merito del progetto".

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