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Alcol e droghe, "Servono controlli più severi e percorsi educativi nelle scuole”

L'obiettivo, spiega Costantini, è "arginare una situazione che rischia di sfuggirci di mano. Oltre allo spaccio di sostanze, specie marijuana, infatti, tra gli studenti minorenni l'alcool la fa da padrone".

“I controlli ci sono ma non bastano. Contro l'abuso e lo spaccio di stupefacenti nelle scuole, la parola d'ordine è prevenzione". Queste le parole di Andrea Costantini, responsabile provinciale dell’Mgp di Forlì Cesena che sollecita "percorsi di sensibilizzazione, controlli a tappeto e un monitoraggio capillare negli istituti superiori del territorio. L'obiettivo, spiega Costantini, è "arginare una situazione che rischia di sfuggirci di mano. Oltre allo spaccio di sostanze, specie marijuana, infatti, tra gli studenti minorenni l'alcool la fa da padrone".

Secondo i dati forniti dall’Ipsad ed Epsad i ragazzi sono sempre più attratti da alcol, cannabis ma anche da droghe pesanti. Lo stesso responsabile del Sert, Edoardo Polidori qualche giorno fa è intervenuto sull’argomento parlando di “troppa indulgenza su bicchieri e canne” e della necessità di "avviare percorsi educativi". “Non basta dire ai ragazzi che la cannabis, o l’alcool fanno male, serve maggiore informazione - prosegue Costantini -. Per farlo è necessario coinvolgere esperti e forze dell’ordine in cicli di incontri nelle scuole. Per quanto riguarda poi il commercio di alcolici, è necessario effettuare più verifiche anche nella vendita ai minori, con controlli più severi e continuativi”.

“La depenalizzazione dei reati di spaccio e consumo di droghe leggere si sono rivelati strumenti tutt'altro che efficaci - conclude -. I rischi che queste persone corrono ora, infatti, sono molto più contenuti e in qualche modo giustificano consumatori e spacciatori nel proseguire su questa strada”.
 

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