Alluvione, rotture arginali e pulizia dei fiumi. La Lega chiede di fare il punto sugli interventi a Forlì
Pompignoli: “Ripristinare le condizioni di sicurezza della città dai fiumi”
Dopo la conferenza stampa dell’assessore Priolo a Cesena sugli interventi di somma urgenza avviati per rimettere in sicurezza gli argini del fiume Savio e del torrente Pisciatello, il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, chiede spiegazioni “sulla natura e la capillarità dei lavori in corso o già eseguiti a Forlì, dove la situazione è molto più grave e si intrecciano ben tre fiumi, il Rabbi, il Montone e il Ronco.”
Nel corso della conferenza stampa si è parlato, per il solo territorio di Cesena, di 3 interventi di somma urgenza, per un totale di 1 milione 450mila euro.
“Secondo l’Assessore Priolo, in provincia di Forlì-Cesena sono 14 gli interventi di somma urgenza già avviati, per un totale di 13 milioni 300mila euro. Ci dica quali sono quelli che riguardano il reticolo fluviale di Forlì e quando si concluderanno” - sollecita Pompignoli - “perché ci sono quartieri, come i Romiti e San Benedetto, dove le fratture arginali in alcuni punti sono ancora ben visibili e dove è necessario procedere in maniera spedita con la rimozione di tronchi, rami e vegetazione di ogni tipo che occlude le rive dei fiumi e i passaggi sotto i ponti, non permettendo il regolare deflusso delle acque. Basta farsi un giro lungo il Montone per vedere che le criticità sono ancora numerose, che molte rive vanno ricostruire, che c’è ancora tanto materiale da rimuovere lungo gli argini e che il lavoro da fare per rimettere in sicurezza il territorio si è tutt’altro che concluso.”
Per Pompignoli “è certamente una buona notizia che a Cesena la Regione stia procedendo in fretta per liberare il reticolo fluviale del Savio e dei suoi affluenti, mettendo in campo risorse importanti a presidio di infrastrutture e abitazioni. Ne siamo sollevati perché la sicurezza dei nostri cittadini viene prima di tutto, anche e soprattutto della politica. L’auspicio è che si faccia lo stesso a Forlì, perché qui l’alluvione ha interessato ben tre fiumi contemporaneamente, con danni enormi sotto il profilo idrogeologico, che rischiano di compromettere per sempre il futuro e la stabilità abitativa delle nostre comunità.”