Altini (Ausl): "I caregiver fondamentali nella cura, ma non sono solo formati dalla famiglia"
"Come correttamente definito da leggi nazionali e regionali, che il Caregiver non può e non deve essere fatto coincidere con la famiglia, così come tradizionalmente intesa, ma nella sua più ampia accezione"
Accolgo con piacere il giudizio positivo del Popolo della Famiglia rispetto all'incontro, da sempre per sensibilità personale e per lo stile di questa direzione generale, infatti siamo attenti alla percezione dei destinatari e sempre disponibili ad ascoltare ogni tipo di aggregazione di cittadini.
In quell’incontro promosso dall’Assessore Tassinari del comune di Forlì, ho ribadito l’applicazione della legge 194 presso l’AUSL Romagna in piena condivisione dei principi che l’hanno ispirata, sottolineandone i suoi indiscutibili positivi risultati in termini di diritti e contrasto alla incivile e violenta clandestinità e il costante impegno di Ausl Romagna per assicurare alle donne la fruibilità e l’accesso a tutte le informazioni necessarie ad esercitare un diritto e una scelta consapevole. Al contempo ho confermato l'impegno della direzione generale a presidiare tutti quegli aspetti della legge che in campo sanitario necessitano di miglioramento, soprattutto in termini di omogeneità di approccio per l’intero territorio Romagnolo.
Per quanto riguarda l’assistenza “dei prossimi” ho delineato tutte le azioni messe in campo dalla direzione AUSL anche in periodo Covid verso le persone assistite presso i nostri servizi, è chiaro e vi sono numerose evidenze scientifiche a supporto che nessuno può disconoscere l'apporto fondamentale dei componenti della famiglia, eccetto quei casi nei quali è palesemente controproducente alla qualità ed efficacia dell'intervento terapeutico e/o assistenziale.
Resta inteso, come correttamente definito da leggi nazionali e regionali, che il Caregiver non può e non deve essere fatto coincidere con la famiglia, così come tradizionalmente intesa, ma nella sua più ampia accezione. In caso contrario si violerebbero senso e principi che ci hanno portato a condividere la centralità della dignità e della volontà della persona da assistere.
Mattia Altini, Direttore Sanitario Ausl Romagna