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"Angeli e demoni", s'insedia la commissione regionale d'inchiesta: c'è anche Massimiliano Pompignoli tra i componenti

"È un onore e una grande responsabilità poter far parte di questa commissione", dice l'esponente del Carroccio

Si è insediata venerdì la Commissione regionale d’inchiesta sul circuito degli affidi in Emilia-Romagna. Tra i consiglieri che ne fanno parte, sul fronte delle opposizioni, c’è anche il leghista Massimiliano Pompignoli che, anche a Forlì, si è fatto portavoce della necessità di “fare chiarezza sul sistema della tutela dei minori in Emilia-Romagna. "È un onore e una grande responsabilità poter far parte di questa commissione - dice l'esponente del Carroccio -. Lo è in quanto rappresentante delle Istituzioni ma anche e soprattutto nella veste di padre. La Lega è stata la prima forza politica in Regione a chiedere l’istituzione di quest’organo ispettivo. A spingerci in questa direzione è stata la volontà politica di agire responsabilmente, senza paura, per tutelare l'interesse dei minori e l'immagine di tutti quegli assistenti sociali che operano nella legalità e nel rispetto dei diritti dell'infanzia". "Vogliamo alzare il sipario e fare luce dove altri hanno taciuto - conclude Pompignoli -. Lo faremo con profondo senso del dovere e rispetto per le parti in causa. L’auspicio è che in questo difficile e delicato percorso, tutte le forze politiche regionali collaborino senza riserve o pregiudizi. Cosa che la Lega farà per prima".

Le critiche

"Avremmo dovuto votare il presidente e i due vicepresidenti della Commissione e programmarne i lavori - evidenzia Pompignoli - Nei fatti, i gruppi di Lega e FdI, che per primi avevano chiesto l’istituzione della commissione d’inchiesta sul sistema regionale degli affidi e sull’attività degli educatori e degli assistenti sociali, sono stati tenuti fuori grazie all’accordo siglato da Pd e M5s. La presidenza se l’è quindi aggiudicata il Pd, mentre le due vicepresidenze vanno a Sel e al M5s. Di qui, la nostra celta di non partecipare al voto in segno di protesta. E’ possibile, infatti, supporre che l’obiettivo dei dem sia quello di mettere i lavori della commissione in sorveglianza preventiva: non si sa mai cosa potrebbe emergere. Ma di certo i nostri obiettivi non saranno fuorviati da questi giochetti di corridoio”.

"Quella che poteva essere un’occasione per scoperchiare il sistema malato degli affidi e delle carenze di controlli nell’attività dei servizi sociali, esploso con il ‘caso’ Bibbiano, si sta tramutando in commedia, speriamo non diventi una farsa - commenta Jacopo Morrone, sottosegretario alla Giustizia -.Sostenere che non dovranno mai più accadere in Italia casi ‘Bibbiano’ - rincara la dose Morrone - significa indagare seriamente e senza sconti per nessuno su un sistema di intrecci pubblici e privati che, come sappiamo, travalica i confini del reggiano e che ha potuto proliferare in un ambiente culturale, ideologico e politico con tratti specifici. Per fortuna anche in Senato è stata approvata dalle commissioni Affari costituzionali e Giustizia l’istituzione di un’analoga commissione d’inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori. Questa commissione è stata fortemente voluta dalla Lega con l’obiettivo di sviscerare fatti, coperture e commistioni".

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