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Welfare, Anna Rita Balzani apre a Drei e propone un incontro pubblico

“Insomma”, conclude il candidato a sindaco “anche un fiore per essere degno di un occhiello ha bisogno prima di tutto di un bravo giardiniere che si prenda cura di lui”.

Secondo quanto emerge dal bilancio consuntivo del 2012 nel settore del welfare sono stati destinati circa 13 milioni di euro: in quello preventivo del 2014 sono poco meno di 12 milioni. “L’assessore uscente sostiene che in questi anni si sia mantenuta stabile la quota stanziata dall’amministrazione, ma vuoi la crisi, vuoi l’incertezza di queste elezioni amministrative, da quei 15 milioni di euro messi virtualmente a disposizione, emergono delle discrepanze significative. Siamo disponibili a confrontarci pubblicamente e a viso aperto su questo settore parlando anche dei numeri quando l’assessore riterrà più opportuno”, spiega il candidato della coalizione di centrodestra Anna Rita Balzani.

Passando oltre la mera questione numerica, quello che veramente manca per Anna Rita è la trasparenza necessaria per valutare con specificità le erogazioni del Comune, ossia con che criteri sono state distribuite le risorse, una cosa indispensabile oggi come non mai, per dimostrare la massima chiarezza ai cittadini. Cosa si può fare per garantire trasparenza ed una corretta ridistribuzione delle risorse? “Cambiare i regolamenti – risponde immediatamente la Balzani - creiamo un processo virtuoso basato sul bisogno ma anche sulla meritocrazia”.

In tal ottica un dibattito a scena aperta e davanti ai cittadini può essere un’ottima occasione non solo per dialogare ma per proporre concretamente azioni che vadano a migliorare quei servizi essenziali che paiono sottovalutati, rispetto al bisogno delle persone e in questo senso il candidato di centrodestra non si tira indietro, anzi: “Pronta a parlare di cifre e progetti”. Accusata attraverso le pagine della stampa locale di non essere a conoscenza dei conti, Anna Rita torna sulla questione dei numeri e pone l’attenzione su alcuni passaggi: “L’assessore sostiene che il Comune abbia speso circa 3.5 milioni di euro, invece vediamo che nel bilancio 2014 ci sono 390 mila euro per l’assistenza domiciliare e 400 mila euro di contributi per il sostegno domiciliare alle famiglie, quindi fra assistenza domiciliare e assegni di cura, vengono spesi 790 mila euro”.

“C’è inoltre un’altra questione di cui potremmo disquisire”, aggiunge ancora Anna Rita Balzani,  “in quei conti che sono stati presentati alla stampa in realtà bisognerebbe scorporare le cifre che compongono i cosiddetti servizi integrati, cioè quelle attività le cui ricadute si concretizzano anche sui territori del comprensorio”. Incontrovertibile è il fatto che i Comuni limitrofi versino nelle casse comunali, per questo settore, circa un milione e mezzo di euro.

Si dice spesso che i servizi sono un fiore all’occhiello, ma tanto può essere ancora fatto e di questo è convinta la Balzani telegraficamente riporta a tal proposito: “basti pensare all’assistenza domiciliare e gli assegni di cure: le ore medie di assistenza per ogni persona non autosufficiente, ad esempio, sono sottostimate dato che l’assegno di cura è fissato a 4.5 euro al giorno. Questo non stimola di certo la famiglia a prendersi cura di un anziano tra le mura domestiche”. “Insomma”, conclude il candidato a sindaco “anche un fiore per essere degno di un occhiello ha bisogno prima di tutto di un bravo giardiniere che si prenda cura di lui”.

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