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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Appello al sindaco Drei: "Anche Forlì come Palermo non applichi il decreto Sicurezza"

Scrive in una nota il comitato di Possibile Forlì-Cesena: “Leggiamo con interesse della presa di posizione del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando circa la sospensione, nella sua città, degli effetti del Decreto Sicurezza"

Anche il sindaco di Forlì faccia come i sindaco di Palermo e di altre città che hanno dichiarato che non applicheranno la parte del decreto sicurezza che riguarda i migranti. Lo chiede 'Possibile', un movimento della galassia della sinistra, al sindaco Davide Drei. In particolare la protesta è nata dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando per il provvedimento che impedirebbe agli stranieri muniti di permesso di soggiorno di poter richiedere, con quel documento alla mano, la residenza in un Comune, arrivando così ad essere potenzialmente esclusi da una serie di servizi collegati alla residenza, come l'assistenza sanitaria.

La Lega attacca: "Questa è istigazione a delinquere"

Scrive in una nota il comitato di Possibile Forlì-Cesena: “Leggiamo con interesse della presa di posizione del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando circa la sospensione, nella sua città, degli effetti del Decreto Sicurezza voluto con forza dal Ministro Salvini e dalla Lega; Palermo seguita da altre città, come Torino, Firenze e Napoli che, in questi mesi, si sono espresse contrarie, denunciando gli effetti negativi che avrà il decreto. Proprio per gli stessi motivi, lo scorso 14 dicembre abbiamo presentato a Sindaco e Consiglio Comunale di Forlì un’analoga richiesta di presa di distanza dal decreto, una presa di distanza sia formale che sostanziale. Come denunciavamo e come hanno denunciato i Sindaci delle città contrarie al Decreto Sicurezza, all'atto pratico le nuove norme sembrano più voler fomentare quei malumori nutriti a dovere dal Ministro Salvini (più persone abbandonate in strada di cui poi lamentarsi) che affrontare seriamente il tema. Togliere diritti e protezione ad alcuni non significa più diritti e tutele per gli altri; anzi probabilmente ci saranno meno diritti e meno tutele per tutti. Senza contare poi che probabilmente molte di quelle persone ingrosseranno le fila dello sfruttamento, di cui anche il nostro territorio è parte, e senza dimenticare che, innanzitutto, si parla di persone e non numeri”.

Ed ancora: “Per questo motivo, nella nostra richiesta del 14 dicembre domandavamo al Comune di prendere le distanze, anche formalmente, dal Decreto Salvini, di indicare quali strategie e misure intenda mettere in atto per contrastarne gli effetti negativi, quali sono gli strumenti già presenti e quali di nuovi si vogliono attuare per tutte le persone che vivono in difficoltà (anche non immigrate), in modo da garantire una vita dignitosa e rispettosa dei diritti a tutti, senza dimenticare l'importanza di tutelare e proteggere la pacifica convivenza comune. Di certo questo Decreto ha la sicurezza solo nel nome e non negli effetti; riprendendo le parole del messaggio di fine anno del Presidente Mattarella, “la sicurezza è condizione di un’esistenza serena” e parte “da un ambiente in cui tutti si sentano rispettati e rispettino le regole del vivere comune. La vera sicurezza si realizza, con efficacia, preservando e garantendo i valori positivi della convivenza”, conclude la nota di Possibile.

La Lega attacca: "Questa è istigazione a delinquere"

"E' un'istigazione a delinquere l'appello arrivato al sindaco di Forlì Davide Drei da "Possibile", ora partito a tutti gli effetti nato da una costola del Pd con Pippo Civitati in testa che chiede al primo cittadino forlivese di non applicare il Decreto Sicurezza appena approvato dal Parlamento e promulgato dal Presidente della Repubblica Mattarella". Daniele Mezzacapo, consigliere comunale della Lega a Forlì interviene duramente sulla richiesta di Possibile di Forlì-Cesena.  "Spero di tutto cuore che il sindaco di Forlì ignori bellamente questo assurdo appello a non rispettare la legge. Sarebbe l'ultimo atto deleterio di una legislatura ondivaga e finita allo sbando.  Sarebbe un grave atto che metterebbe in difficoltà i cittadini forlivesi, solo per sostenere un'agguerrita e fuorilegge campagna elettorale della Sinistra che ormai ha capito che è finita un'epoca. Un periodo vissuto dagli italiani come una sorta di dittatura. Per questo, adesso, che è finita questi personaggi non accettano di non essere più al potere e sono disposti a fare di tutto, compreso violare le leggi". "Drei sarebbe un autolesionista se rifiutasse di applicare il Dreceto Sicurezza a Forlì. Ora viene tirato per la giacchetta dagli ex del Pd  di Possibile, proprio quelli, insieme allo stesso Partito Democratico, che lo abbandonato quando la nave ha preso una brutta piega. Il fatto che la Sinistra non accetti di rispettare le leggi è qualcosa di gravissimo. Proprio la Sinistra che faceva di Mattarella un'istituzione sacra da rispettare con la massima religiosità, ora calpesta una legge firmata proprio dal presidente. Queste persone non valgono nulla e adesso è chiaro a tutti quello che noi della Lega abbiamo sempre pensato di loro". Poi Mezzacapo conclude dicendo a Possibile che ora non è più "possibile" violare le leggi.

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