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Area Vasta, Casadei (Pd): "Occorrono azioni concrete"

Intervento del consigliere regionale forlivese, Thomas Casadei, sul difficile rapporto tra le città romagnole sui principali temi dell'agenda politica locale: fiere, aeroporti, infrastrutture, sanità

Diventa sempre più urgente realizzare una solida integrazione dei servizi pubblici ma anche di realtà importanti come fiere e aereoporti a livello di sistema romagnolo e di sistema regionale. La situazione di grave crisi economica che riduce sempre più le risorse a disposizione degli enti locali, la sempre più forte necessità di razionalizzare i servizi per renderli più efficienti e per valorizzare al meglio le competenze del territorio, i recenti provvedimenti del Governo Monti relativi al superamento delle Province così come configurate attualmente, pongono ormai ogni giorno la questione di quale sia la dimensione territoriale più adatta per affrontare temi quali sanità, fiere, aeroporti ma anche politiche culturali e turistiche, piani energetici e nuovi assi di sviluppo industriale di qualità e all'insegna della buona occupazione.

Quando ci si trova a gestire servizi essenziali per la vita sociale ed economica di un territorio che richiedono ingenti risorse e risposte di elevato standard qualitativo non si può pensare, tanto meno in un momento di difficoltà come quello attuale, di applicare politiche dall’ambito limitato al singolo Comune e ormai neanche più alla singola Provincia, soprattutto a livello di programmazione e pianificazione.

Non è fomentando campanilismi e localismi in una miope “guerra tra poveri” (come fa la Lega Nord) né tanto meno applicando politiche protezionistiche ed esasperando competizioni egoistiche che un Ente o una struttura potrà “salvarsi” a discapito di quella che dista poche decine di chilometri. Si tratta di visioni miopi, di cortissimo respiro  e soprattutto del tutto inefficaci.

L’unica strada percorribile è quella di una gestione integrata su una scala territoriale ampia e capace di rendere sostenibile dal punto di vista economico gli ingenti investimenti necessari (è di questi giorni tra l’altro la notizia che il Governo sta valutando la situazione degli aeroporti italiani e di come abbia individuato tra “più deboli” in termini economici e patrimoniali anche quelli di Parma e di Rimini, un dato che dovrebbe far riflettere coloro, anche  alcuni rappresentanti istituzionali, che fino a qualche giorno fa sventolavano la bandiera del "facciamo da soli").

Questo progetto richiede due ingredienti essenziali: una politica aperta e lungimirante delle amministrazioni locali che costruisca ponti e connessioni anche all'insegna di autentiche fusioni capaci di generare soggetti solidi e aperti all'Europa e al mondo, e una regia attenta ed equilibrata della Regione Emilia-Romagna, che già su alcune di questi temi si è impegnata attivamente: è tempo di agire affinchè, entro una logica di sistema romagnolo e di sistema regionale, a breve si possano realizzare un'AUSL unica della Romagna, un sistema aeroportuale regionale che unisca gli aeroporti di Bologna e Forlì (e auspicabilmente anche Rimini), un unico sistema fieristico regionale che possa guardare al mondo anzichè all'ombelico di piccoli territori. E' su queste questioni che si misura la credibilità delle istituzioni, a tutti i livelli. Un policentrismo frammentato e senza coordinamento non è più sufficiente a rispondere alle sfide del presente, per questo serve che la Romagna proceda subito a costruire un sistema metropolitano che superi le astrattezze e la retorica dell'"area vasta" e che Bologna si ponga al centro di un sistema regionale per fiere e aeroporti: discettare su gerarchie astratte fa solo perdere tempo. Invece è l'ora, questo chiedono cittadini, soggetti economici, mondi sociali, di passare ad atti concreti.

Thomas Casadei
consigliere regionale PD

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