L'on. Di Maio (pd): "Ridurre i costi della RcAuto senza penalizzare i carrozzieri"

Anche il deputato forlivese Marco Di Maio ha partecipato venerdì mattina alla manifestazione nazionale promossa da Cna, Confartigianato, Casartigiani su Rc Auto e decreto "Destinazione Italia". Il provvedimento, infatti, è in discussione in sede referente in Commissione Finanze (di cui il parlamentare forlivese è component effettivo).

Attraverso il cosiddetto decreto “Destinazione Italia” il governo opportunamente affronta il tema dei prezzi RCA, con l’obiettivo di arrivare ad una riduzione delle polizze pagate dagli utenti. “Non era infatti ulteriormente prorogabile un intervento su questo tema che, al pari dei costi energetici, pesa sugli italiani molto di più rispetto a quanto sopportano gli altri cittadini europei – fa notare Marco Di Maio -. Il decreto ha suscitato la forte protesta delle auto carrozzerie preoccupate di perdere autonomia o, le più piccole, di essere espulse dal mercato vista la previsione di doversi convenzionare con le Assicurazioni”.

Il parlamentare forlivese, che nei giorni scorsi ha incontrato anche alcuni referenti locali della categoria, ha assicurato che “in Commissione Finanze stiamo lavorando con particolare attenzione sulla standardizzazione delle regole per i risarcimenti sul danno alle persone; sulle differenze sul risarcimento dei casi mortali rispetto alle medie; sull’aumento dei controlli stradali e delle pene; sulla creazione di organismi anti-frodi, con poteri di investigazione; sul supporto alla diffusione della scatola nera soprattutto nelle zone a maggior tasso di frode. E su altro ancora".

Con un primo risultato già raggiunto. “Uno dei punti più controversy è l’introduzione del risarcimento in forma specifica obbligatorio tanto avversato dai carrozzieri – fa notare Marco Di Maio -. Abbiamo già ottenuto che questo venga archiviato e catalogato come un incidente di percorso. Resta invece il lavoro da fare sulla struttura dei costi delle Assicurazioni, sull’apertura di questo mercato (che per le Rc auto è in mano sostanzialmente a 3 oligopolisti che detengono il 75% delle quote) e sull’introduzione dei pagamenti elettronici per contrastare il ‘nero’ che viene prodotto da chi rende prestazioni senza emettere fattura e facendosi pagare in contanti: anche questi ‘furbetti’ contribuiscono a inquinare il mercato assicurativo e a renderlo meno competitivo rispetto agli altri paesi europei".