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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Aumento Irpef, Mezzacapo accusa: "Il Comune è virtuoso sulla pelle dei più deboli"

La Lega Nord, tramite il consigliere comunale Daniele Mezzacapo, critica senza mezzi termini la delibera sull’addizionale comunale Irpef, prossima al voto nel consiglio comunale forlivese del mese di marzo

La Lega Nord, tramite il consigliere comunale Daniele Mezzacapo, critica senza mezzi termini la delibera sull’addizionale comunale Irpef, prossima al voto nel consiglio comunale forlivese del mese di marzo. “L’addizionale comunale Irpef, istituita nel 1998 con il Governo Prodi e modificata successivamente, si articola in due aliquote distinte - spiega il leghista -, la prima è definita aliquota di compartecipazione dell’addizionale Irpef, ed è stabilita dal Ministero delle Finanze in egual misura per tutti i Comuni, la seconda è l’aliquota opzionale, stabilita autonomamente dai singoli Comuni e rappresenta un’aggiunta impositiva per i contribuenti rispetto a quanto già si paga a titolo di Irpef”.

E così il Comune di Forlì può spaziare entro confini prestabiliti dalla legge fino al limite massimo dell’0,80%, differenziando l’aliquota in base agli scaglioni di reddito dei cittadini. “Ovviamente, questa saccente Giunta modifica e incide con l’aliquota massima sulle fasce deboli e medio deboli della società forlivese, salvando, per così dire, coloro che hanno un reddito inferiore agli 8mila euro annui - accusa Mezzacapo -. E’ bene però ricordare che la maggior parte dei giovani, dei dipendenti e dei pensionati, si colloca per reddito, proprio nelle fasce in cui l’aliquota è al massimo, di fatto creando uno squilibrio con le fasce sociali ricche per reddito”.

“In pratica, la nuova modifica all’aliquota, equipara chi guadagna 16mila euro con chi ne guadagna 80mila, e prevede l’applicazione in modo squilibrato della stessa imposizione Irpef. E' assurdo – continua l'esponente del Carroccio -. Gli equilibri di bilancio del Comune forlivese, non possono essere garantiti con l’inasprimento dell’imposizione fiscale a danno dei più deboli, ma tagliando i costi superflui di questo Comune. Forlì comune virtuoso? Forse, e comunque, sulla pelle dei più deboli",conclude.

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