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Ausl unica, Balzani contro la Regione: "Chiediamo un percorso democratico"

Ausl Unica, Roberto Balzani sindaco di Forlì analizza sulla sua pagina Facebook il "finale di partita", così lo chiama e punta il dito contro la Regione. Il processo di unificazione delle Ausl romagnole procede a ritmo accelerato

Ausl Unica, Roberto Balzani sindaco di Forlì analizza sulla sua pagina Facebook il “finale di partita”, così lo chiama e punta il dito contro la Regione. Il processo di unificazione delle Ausl romagnole procede a ritmo accelerato. Eravamo partiti dal coordinamento fra i direttori generali: un testo fu faticosamente partorito nel 2011-12. Poi subito accantonato. Dopodiché, estate 2012,  si è aperta la partita dell’Ausl unica. Che, in un primo tempo, era collegata all’idea della Provincia Unica. Della Provincia non si parla più: è rimasta sul tappeto l’ipotesi dell’Ausl unica. A cui i territori hanno detto sì in linea di massima, dati i processi di riorganizzazione in corso nella sanità a tutti i livelli”. E questa è la premessa.

Poi si passa al “come arrivarci?”.  Il sindaco ricorda che “La proposta dei territori, in dicembre, è stata: dal basso. Un lavoro di analisi dei bisogni e dei servizi, dei costi, della dislocazione delle funzioni. E poi una ricerca sugli altri casi di fusione delle Ausl, che in genere non hanno raggiunto gli obiettivi sperati. Si tratta infatti di un’operazione ad alto rischio: rischio di fallimento dal punto di vista strettamente tecnico-strutturale; rischio di rigetto da parte dei cittadini-contribuenti-elettori-utenti. Per questo motivo, abbiamo sostenuto che le cose devono essere impostate con grande chiarezza e lealtà: per evitare che, in assenza di un quadro realmente condiviso, gli attori si ritrovino poi ad affrontare i problemi di sempre, con un soggetto nuovo, il direttore dell’Ausl unica,  con la funzione di dominus della situazione, investito direttamente dal Presidente della Regione. Una situazione che, nonostante tutti i contrappesi assembleari possibili e immaginabili, sarebbe sempre asimmetrica e squilibrata rispetto al pluralismo, spesso conflittuale, della Romagna”.

“Quindi, prima costruiamo un disegno, diamoci obiettivi, mezzi e tempi da rispettare, poi mettiamo il cappello formale, la direzione unica, a garanzia del nostro itinerario. Prima prendiamo gli impegni sui risultati da raggiungere, poi definiamo gli assetti. Sembra banale. E invece non lo è. La Regione ha rovesciato il percorso. - accusa Balzani - Prima la legge,  cioè la scatola, cioè l’individuazione del Direttore, poi l’organizzazione. Ci sembra, francamente, che così non vada. Detto in italiano: ci sembra un esproprio di funzioni bello e buono, una cambiale in bianco firmata dai sindaci e dalle conferenze socio-sanitarie per conto di cittadini-elettori-contribuenti-utenti per lo più ignari degli effetti reali sugli standard sanitari di casa loro. Per questo, seguendo anche le richieste del sindacato e le tante cose scritte e discusse in questi mesi, ci permettiamo sommessamente di consigliare una ripartenza democratica. Visti i risultati alle spalle, non sono più i tempi delle pianificazioni imposte dall’alto, ci pare”.


Il sindaco in fondo firma “Roberto Balzani, Paolo Zoffoli e tutti i Sindaci della Conferenza socio-sanitaria e dell’Unione della Romagna forlivese”, ma a riguardo non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale.

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