Ausl unica, Fabbri (Sel): "Il sindaco doveva parlare prima"
AUSL unica della Romagna , non è forse un tempo troppo lungo quello intercorso fra l’annuncio del progetto e la presa di posizione, del Sindaco Balzani e della Conferenza Sanitaria Territoriale?
AUSL unica della Romagna , non è forse un tempo troppo lungo quello intercorso fra l’annuncio del progetto e la presa di posizione, del Sindaco Balzani e della Conferenza Sanitaria Territoriale, per porre questioni di garanzia di tutela dei territori e chiarezza sui pesi decisionali all’interno della “grande” Azienda? E’ evidente che su quanto palesato come rischio nella formazione della AUSL unica non ci sarebbe nulla da eccepire, se non fosse che, ancora una volta, tutto è rivolto ai giusti equilibri di rappresentanza e deliberazione delle scelte e nulla sui contenuti che sono indispensabili per affrontare un progetto di così grande portata per dimensioni e per il riconoscimento del diritto alla salute di tutti i cittadini che vivono in pianura, in collina e nelle zone più lontane dai presidi ospedalieri. Anche nella fase dell’approvazione del PAL territoriale ponemmo la questione della necessità di un piano industriale che mettesse in chiaro obiettivi, risorse, costi e benefici. Come oggi, non fu possibile allora , tutto si ricondusse alla presentazione di un progetto immodificabile che non consenti una vera partecipazione alle scelte con i tanti soggetti che, dentro e fuori il mondo della sanità, avevano dato il loro apporto di riflessioni e proposte. Ora prendiamo atto, con le dichiarazioni del Sindaco Balzani che, dopo aver accompagnato per tutto questo lungo tempo il progetto, la Conferenza Sanitaria Forlivese si accorge che ci sono rischi di ingerenza sovra istituzionale per il territorio forlivese. Con umiltà, rispetto al modo poco partecipativo espresso nell’incontro di presentazione della proposta alla Regione in cui è mancato lo spazio del dibattito, vorremmo dire che forse interessa meno al cittadino sapere solo chi decide, poiché non è certo più garantito il territorio forlivese solo se decide l’ambito di area vasta romagnola . Interessano i contenuti , i dati veri sulle modificazioni che interverranno sulla vita, già difficile, degli addetti alla sanità e del malato.
Riteniamo che gennaio 2014 per l’approvazione della Legge è troppo vicino, serve una fase di riflessione e approfondimento poiché devono essere contestuali regole all’interno della Legge Regionale e presenza di un piano industriale; l’uno è il complemento dell’altro se si vuole affrontare senza rischi la realizzazione della più grande azienda pubblica del paese .
Marisa Fabbri
Coordinatrice Sinistra Ecologia Libertà del territorio forlivese