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Caso automedica, Fratelli d'Italia: "Pd giano bifronte, cambia posizione a seconda dell'istituzione"

“Meno coerenti, invece, sono stati il sindaco di Santa Sofia, che è anche segretario del Pd forlivese, con i colleghi sindaci Pd di Forlimpopoli e Modigliana"

"I consiglieri regionali Massimo Bulbi e Lia Montalti, a cui in questa occasione va riconosciuta onestà intellettuale, hanno chiesto apertamente il ripristino della Mike nel forlivese, un'esigenza sostenuta da Fratelli d'Italia e ribadita a gran voce da tutti e 15 i sindaci del comprensorio, ma rispedita al mittente a suo tempo e in modo improvvido dal Presidente della Provincia Enzo Lattuca, sempre del Pd”: lo dicono Alice Buonguerrieri, deputata e coordinatrice di Fratelli d'Italia Forlì-Cesena, e Luca Bartolini, responsabile forlivese del partito, dopo il dibattito di lunedì nella Commissione sanità della Regione che ha riguardato anche l'eliminazione della Mike42 che faceva base a Meldola.

Attaccano Buonguerrieri e Bartolini: “Istituzione che vai, Partito Democratico che trovi. Ma qual è il vero Pd? Il sindaco di Cesena, al contrario dei consiglieri regionali democratici, non ha infatti mai difeso la Mike di Meldola e la sanità forlivese anzi, senza che nessuno glielo chiedesse, ha da subito, a prescindere, preso le difese dell’Ausl Romagna tanto da far scatenare la polemica in Provincia” 

Riprendono Buonguerrieri e Bartolini: “Lunedì, poi, è arrivata la risposta e la difesa d'ufficio dell'Assessore regionale alla sanità Raffaele Donini, in contrasto con le posizioni espresse da Bulbi e Montalti, che sono sono stati coerenti e si sono fatti interpreti dei timori e delle proteste della cittadinanza”.

“Meno coerenti, invece, sono stati il sindaco di Santa Sofia, che è anche segretario del Pd forlivese, con i colleghi sindaci Pd di Forlimpopoli e Modigliana: nonostante abbiano firmato la protesta dei primi cittadini, in consiglio provinciale, per ordine di partito, hanno poi votato contro se stessi visto che si sono opposti allo stesso identico documento presentato sotto forma di Ordine del giorno. Il Pd sembra Giano Bifronte quando affronta il tema della sanità territoriale - proseguono i due esponenti di FdI - Ma qual è il vero Pd? Quello che firma con i propri sindaci l'appello alla Regione per non penalizzare il territorio forlivese o quello dove gli stessi sindaci firmatari del documento votano contro l'appello stesso tramutato in un ordine del giorno?” 

“Il vero Pd è quello dei consiglieri regionali Bulbi e Montalti, che chiedono giustamente il ripristino della Mike42, o è quello del Presidente Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria nazionale Pd,  che tramite il suo uomo di fiducia priva il comprensorio di Forlì di un fondamentale servizio sanitario di emergenza? Secondo l'Assessore regionale Pd alla sanità, il bolognese Donini, nella Romagna che il Pd bolognese tratta come una colonia, i territori non contano e le automediche concorrerebbero a fornire assistenza trasversalmente... della serie: state sereni, ci pensiamo noi da Bologna a risolvere tutto per voi perché, sempre secondo il pensiero Bologna-centrico, i quattro comprensori romagnoli (Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini) concorrerebbero tutti a supportarsi a vicenda come i quattro moschettieri”.

“Ma, guarda caso, tre territori hanno tre automediche ciascuno, con tempi veloci nel proprio ambito di intervento, mentre solo il forlivese ha una sola Mike, con tempi doppi o tripli rispetto agli altri - concludono Alice Buonguerrieri e Luca Bartolini - E questa si chiama eguaglianza nelle risposte all'emergenza? Ma per favore, qui c'è un Pd che sotto silenzio vuol far diventare alcuni cittadini di serie B: noi non lo permetteremo".

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