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Baby gang e caro bollette: Alternativa per l'Italia condivide le preoccupazioni di Confcommercio

Questo l'intervento di Carla Lodi, capolista al Senato per Alternativa per l'Italia

Alternativa per l'Italia condivide le preoccupazioni espresse dal direttore di Ascom-Confcommercio Forlì, Alberto Zattini, sul caro bollette. "In queste ore si moltiplicano, da parte dei candidati dei vari schieramenti, le assicurazioni agli elettori di portare in Parlamento le esigenze della Romagna - afferma Carla Lodi, capolista al Senato per Alternativa per l'Italia -. Giunti a Roma, i futuri parlamentari locali, compresi i senatori di Alternativa per l'Italia premiati dagli elettori, dovranno farsi carico delle criticità del tessuto economico, concentrandosi sulle difficoltà concrete degli esercizi commerciali stretti tra aumenti delle spese, caro energetico, scarsa innovazione e infrastrutture insufficienti, carenze in grado di deprimere fortemente un territorio a vocazione turistica come la Romagna. Ci ha pensato però Il direttore di Confcommercio Zattini, qualche giorno fa, a ricordare che, pur con tutte le buone intenzioni dei parlamentari locali eletti nella scorsa legislatura, finora la politica ha fallito, auspicando perciò un impegno sostanziale mirato sul territorio volto a migliorare la condizione delle imprese e dei cittadini forlivesi e romagnoli".

Per Lodi "lo spunto più interessante dell'intervento del direttore Zattini è il riferimento al fenomeno preoccupante e destabilizzante delle baby gang, messo sullo stesso piano delle altre priorità elencate. Questo approccio dimostra una comprensione della realtà capace di connettere tutti gli elementi di disagio, da quello economico a quello sociale, come parte di un tutto non scindibile. Per un effetto domino che si ripercuote a tutti i livelli, la crisi di valori e l'emergenza educativa rappresentano uno degli aspetti della crisi più generale che da anni sta attraversando il nostro Paese e che le scelte politiche degli ultimi mesi rischiano di acuire irrimediabilmente. Sono 120mila le imprese italiane che andranno gambe all’aria per il prezzo dell’energia decuplicato, la cassa integrazione straordinaria è già cresciuta del 45%, la prosecuzione delle politiche di tutti partiti che promettono continuità nell’ossequio alla linea bellicista di Biden, della Nato e della Ue infilerà le famiglie italiane in un autunno da incubo, con evidenti ripercussioni anche sull'equilibrio delle giovani generazioni mortificate nella speranza di un futuro".

"Alternativa per l'Italia - continua Lodi - non ha dubbi sulle responsabilità del premier Draghi, che dopo aver fomentato l'odio sociale dividendo i cittadini in buoni e cattivi con la norma anticostituzionale del green pass, ha gettato l'Italia in una situazione economica disastrosa decidendo l'invio delle armi a Kiev con l'avallo del Parlamento e rigettando la strada della diplomazia in barba all'articolo 11 della Costituzione e alla volontà degli italiani, che in tutti i sondaggi si dichiarano contrari alla guerra. La questione della “competenza di Draghi” si affaccia ora in tutta la sua problematicità. Se è così competente perché ci ritroviamo in questo stato? Perché non interviene subito sugli extraprofitti elusi (1 miliardo su 10 recuperato) e aspetta il Consiglio europeo del 9 settembre? In sostanza, non essendo un politico eletto e prescindendo dal consenso, a chi risponde Mario Draghi?". Fare politica non è coltivare degli interessi ma rappresentare dei bisogni - conclude Lodi -. Solo il primato della politica rispetto alla tecnocrazia finanziaria può difendere le nostre famiglie e i nostri giovani dal baratro. Evitarlo è ancora possibile, e l'opportunità di un voto alternativo va colta con coraggio".

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