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Ballottaggio, Calderoni anticipa metà della sua giunta. Lo affianca un tavolo di 7 "saggi"

A pochi giorni dal voto decisivo del ballottaggio, per la scelta del sindaco di Forlì, il candidato del centro-sinistra Giorgio Calderoni presenta la metà dei componenti della sua giunta

A pochi giorni dal voto decisivo del ballottaggio, per la scelta del sindaco di Forlì, il candidato del centro-sinistra Giorgio Calderoni presenta la metà dei componenti della sua giunta in caso di elezione, puntando a mandare un messaggio di competenze e meritocrazia, dal momento che ha indicato persone con nutriti curriculum nelle rispettive materie, presenti al suo fianco nella conferenza stampa di presentazione.

Ballottaggio, Calderoni anticipa metà della sua giunta

In caso di vittoria, quindi, Calderoni punterà, per quanto riguarda un “assessorato all'innovazione” sulla figura di Giulia Bubbolini, funzionaria del Cise, l'Azienda speciale della Camera di commercio (che aiuta le piccole e medie imprese del territorio ad innovarsi e sostenere le sfide dei mercati). “Intendiamo l'innovazione come sostegno all'innovazione all'esterno, ma anche all'interno del Comune, che deve essere in grado di innovare sé stesso, diventando un Comune 4.0”, la presenta Calderoni. 

Calderoni presenta metà della sua giunta

Per la mobilità Calderoni intende puntare su Gastone Baronio, architetto e responsabile del servizio Mobilità del Comune di Cesena, negli anni '90 residente a Forlì per una decina di anni, esperto di mobilità e formatore su queste tematiche negli enti locali di tutt'Italia, nonché curatore di un sito internet specializzato in mobilità e sicurezza stradale. "Forlì è una delle migliori città in Emilia-Romagna per la logistica, ci sono grandi potenzialità per il miglioramento e per rafforzare la mobilità sostenibile a discapito di nessuno", spiega.

Nella giunta di Calderoni, in caso di elezione, entrerà col ruolo di assessore al bilancio anche Aride Missiroli, presidente dell'Ordine dei Commercialisti: Missiroli, volto molto noto in città, ha competenze come professionista commercialista, ma soprattutto come revisore negli enti pubblici, formatore sui temi della finanza pubblica per dirigenti di enti locali e segretari comunali. E' inoltre in vari organismi, dalla conciliazione a quelli tecnici di supporto alle vittime di usura e di gestione delle crisi da sovra-indebitamento.

Infine Calderoni, in caso di vittoria, chiamerà in giunta Elisa Massa, la candidata in lista più votata della sua compagine politica. Esponente del Partito Democratico, insegnante nella formazione professionale, ex presidente di Circoscrizione. Si dovrebbe occupare quindi di rapporti col territorio, quartieri, partecipazione ed anche dell'ambito scolastico.

Il candidato sindaco ha infine anche indicato quelle che saranno le sue competenze in caso di vittoria. Si tratta di diverse deleghe avocate a sé, alcune anche di notevole peso. Se uscirà vincitore al prossimo ballottaggio, Calderoni terrà per sé sicurezza, legalità-trasparenza-appalti, beni culturali e turismo, sanità, pianificazione strategica. E per gestire queste deleghe ha spiegato che si avvarrà di consulenti che ha chiamato “senior counselor”. Spiega Calderoni: “La ritengo un'idea innovativa, lo scopo è di dare al sindaco un gruppo di esperti che permettano di mantenere un pensiero lungo, strategico, fuori dagli schemi”. Calderoni precisa che non saranno figure inserite nella macchina amministrativa, né in collegamento con assessorati o servizi comunali, ma solo “in una relazione biunivoca col sindaco”. Non saranno quindi figure per far funzionare l'attività amministrativa, ma “persone con cui fare brainstorming e a cui chiedere un consiglio”. Il loro impegno – precisa sempre Calderoni – sarà a titolo volontario e, per chi avrà delle spese perché vive fuori Forlì, con rimborsi che saranno attinti dall'indennità di carica del sindaco.

Calderoni li definisce “I magnifici 7”, dal momento che sono sette questi “counselor”. La definizione di questo organismo informale è "Tavolo delle idee", e Calderoni li individua come "saggi". Ne ha annunciato anche i nomi. Si tratta di Marco Cammelli, professore ordinario di diritto amministrativo a Bologna, presidente della Fondazione del Monte ed esperto di Beni culturali; Fausto Baldi, forlivese, avvocato distrettuale dello Stato in pensione, ha rappresentato lo Stato italiano come parte civile nel processo della strage alla stazione di Bologna del 1980; Salvatore Sanna, questore di Forlì dal 2014 al 2016, ora in pensione; Emanuela Martini, forlivese, direttrice del Torino Film Festival; Wilma Malucelli, insegnante e appassionata di viaggi; Alfredo Alietti, vive a Forlì ed è docente di sociologia urbana all'Università di Ferrara; Gian Luigi Bovini, dirigente del Comune di Bologna, esperto di sviluppo sostenibile.

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