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Comuni montani / Santa Sofia

Bidentina e Tosco-Romagnola: tutte le necessità nell'Agorà della Montagna

L’intervento del consigliere regionale Massimo Bulbi ha posto all’attenzione dei presenti su due esigenze: "La prima riguarda la necessità di lavorare sul tema delle infrastrutture viarie con uno sguardo generale unitario ed evitando divisioni di vallata e primazie politiche di sorta"

Circa 60 persone, provenienti da tutte le vallate del comprensorio forlivese, hanno seguito giovedi nella sala Pertini di Santa Sofia, l’incontro promosso dall’Agorà sulla Montagna del Pd Forlivese per parlare di viabilità delle aree interne, "a dimostrazione di quanto sia sentito questo problema da parte di chi vive e lavora  in collina e in montagna", è la sottolineatura dei dem.

Ha aperto i lavori il segretario della Federazione del Pd Daniele Valbonesi, portando i dati delle risorse impiegate dall’Ente di Piazza Morgagni per la viabilità provinciale negli ultimi anni. "Risorse purtroppo troppo scarse per poter garantire una adeguata manutenzione e l’ammodernamento delle strade di competenza della provincia che tuttavia sta  predisponendo importanti progetti di miglioramento della rete viaria di sua competenza", viene rimarcato.

Sempre Valbonesi nel dare i dati dei flussi di traffico e degli incidenti, strada per strada, ha tenuto a sottolineare che, nel caso della ss67 , pur trattandosi di una strada statale, "la Provincia di Forlì-Cesena non si è sottratta al confronto con le amministrazioni della vallata del Montone". In qualità di componente del Consiglio Provinciale ha ricordato anche l’accordo sottoscritto con i sindaci di Forlì e del Bidente, per progettare gli interventi di ammodernamento della SP4  e quello per la realizzazione della ciclabile che si snoderà lungo tutta la vallata.

Ha preso la parola anche Guido Sassi, fondatore della Pollo del Campo, che ha sottolineato in particolare "la necessita di ammodernare, allargandola, la Strada del Bidente che è diventata la strada provinciale più trafficata e pericolosa anche perchè  deve sopportare quotidianamente il transito di circa 150 autotreni che servono lo stabilimento del gruppo  Amadori tra Galeata e S.Sofia dove lavorano circa 1500 persone, tra cui molti pendolari". Sassi ha anche elencato i punti più critici: "quello tra Meldola e S.Colombano, quello passato Cusercoli fino alla Tombina e quello tra Galeata e S.Sofia".

Sono seguiti gli interventi di Giusto Balzani di Civitella, che ha ricordato "la necessità di pensare. oltre che a migliorare. i collegamenti delle vallate con la Via Emilia anche a rilanciare i progetti degli anni 80 tra cui , in particolare, quello per collegare la Bidentina con la E45 attraverso il passo del Carnaio", quelli del consigliere comunale di Rocca S.Casciano Rodolfo Galeotti , dell’ex Sindaco di S.Sofia Flavio Foietta e di Giorgio Amadori, noto albergatore di Campigna .

L’intervento di Vincenzo Bongiorno ha voluto riportato all’attenzione della Regione le ragioni che sono alla base dell’iniziativa promossa dal comitato civico per la Ss67 e dei molti sostegni che il comitato ha avuto a cominciare dal Comune di Forlì. Applaudito l’intervento della studentessa Cecilia Locatelli di S.Sofia, che ha posto all’attenzione dei presenti la necessità di ripensare l’organizzazione dei trasporti pubblici locali a suo dire "troppo lenti, circa un ora e 15 minuti da Santa Sofia a Forlì e con troppe fermate", per raggiungere gli istituti superiori del capoluogo da parte dei numerosi studenti.

A sottolineare i problemi più generali che determinano il continuo esodo dalle are interne sono stati gli interventi della segretaria della CGIL di Forlì Maria Giorgini, di Roberto Freddi, consigliere comunale  di Premilcuore, di Goffredo Pini delegato alle frazioni del Comune di S.Sofia e dell’imprenditore agricolo  Francesco Mariannini. L’intervento del consigliere regionale Massimo Bulbi ha posto all’attenzione dei presenti su due esigenze: "La prima riguarda la necessità di lavorare sul tema delle infrastrutture viarie con uno sguardo generale unitario ed evitando divisioni di vallata e primazie politiche di sorta. La montagna si può rilanciare solo con un impegno corale; un impegno che la Regione sta portando avanti e che culminerà nell’appuntamento della Conferenza Regionale della Montagna che si terrà proprio a S.Sofia il prossimo 13 luglio".

Il secondo richiamo del Consigliere è stato rivolto "alla importanza della viabilità rurale e all’esigenza che vengano ripristinati i finanziamenti del Piano di Sviluppo Rurale che negli anni passati hanno permesso la formazione di numerosi Consorzi di gestione delle strade, al servizio  di tante aziende che hanno così potuto mantenere le proprie attività anche nelle zone più disagiate". Concludendo i lavori l’assessore Regionale Andrea Corsini, nel ribadire che "il quadro di programmazione regionale per i prossimi anni è contenuto nel Piano regionale dei Trasporti approvato nel dicembre scorso dall’Assemblea Legislativa", ha sottolineato che, "nonostante il Pnrr non abbia previsto alcun finanziamento per le infrastrutture stradali, ma solo per le ferrovie, c’è la massima la disponibilità a ragionare insieme al territorio a cominciare dai problemi posti dal Comitato per la Ss67".

Corsini ha sottolineato però "la necessità di  chiarire quali interventi si propone di realizzare per ogni strada,  distinguendo bene tra varianti di tracciato, interventi di messa in sicurezza o allargamenti e tenendo conto che la Regione , ma anche l’Anas, non potrà non tenere conto anche dei flussi di traffico attuali che ogni strada sta sopportando, per fissare poi delle adeguate priorità. Per reperire le risorse finanziarie necessarie la Regione guarda  soprattutto ai fondi del Piano di Sviluppo e Coesione Regionale che sarà attivato grazie ai fondi strutturali  europei della prossima programmazione 2022-2027. fondi che dovrebbero permettere di disporre di un adeguato pacchetto finanziario per intervenire anche  nelle infrastrutture viarie".

A questo scopo l’Assessore ha sollecitato le amministrazioni comunali "a dare vita ad un momento permanente presso la Provincia con lo scopo di individuare i bisogni di ammodernamento di ogni strada, i progetti esistenti e quelli da mettere in cantiere, sempre però dentro una visone generale del territorio, proprio in vista dei prossimi strumenti finanziari nazionali e regionali per queste realizzazioni". Infine Corsini ha ricordato che "è stato proprio grazie al lavoro corale delle istituzioni , coordinate opportunamente  dalla Fondazione della Cassa dei Risparmi, che pochi giorni fa il Ministero della Coesione Territoriale ha  approvato la candidatura dei 9 Comuni dell’alto appennino Forlivese e Cesenate che in questo modo entreranno così  a fare parte della Rete Nazionale delle Aree Interne godendo delle relative opportunità .La Regione ha sostenuto e promosso questa candidatura che rappresenta una ulteriore occasione per il rilancio della montagna romagnola".

"Siamo molto soddisfatti della partecipazione all’incontro di cui voglio sottolineare lo spirito unitario e la visione d’insieme  che abbiamo posto alla base del nostro lavoro , perché le strade non hanno un colore politico in base ai comuni che servono, ha commentato Enzo Valbonesi, uno dei  promotori dell’Agorà sulla montagna -. Spiace il fatto che a fronte del numeroso pubblico siano stati pochi i sindaci e gli amministratori più direttamente interessati presenti, solo Meldola e S.Sofia, ma speriamo che nelle prossime iniziative che svolgeremo possiamo contare su una partecipazione più folta da parte delle amministrazioni comunali che hanno di fronte, con la Strategia delle Aree Interne e il prossimo ciclo di programmazione dei fondi Europei, delle occasioni irripetibili per contribuire al rilancio dei territori della nostra montagna e dell’alta collina".

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