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Bilancio Regione, Pompignoli: "Nessuna risorsa per la rottamazione di stufe e camini"

Pompignoli ha chiesto "un milione e mezzo in tre anni" alla Giunta Bonaccini per far fronte agli oneri derivanti dalla rottamazione degli impianti inquinanti

Bocciati sia un emendamento che un ordine del giorno a firma del consigliere della Lega Massimiliano Pompignoli, in cui si chiedeva di procedere, "nel primo assestamento di bilancio per l’esercizio finanziario 2019, ad un adeguato stanziamento di risorse per far fronte all’urgenza di erogare contributi, ai privati cittadini, per l’adeguamento o la sostituzione dei generatori di calore alimentati a biomassa legnosa per uso domestico, non conformi alle norme vigenti".

Pompignoli ha chiesto "un milione e mezzo in tre anni" alla Giunta Bonaccini per far fronte agli oneri derivanti dalla rottamazione degli impianti inquinanti. "Cifra che la maggioranza di Governo, in assemblea legislativa regionale, ha negato nel corso del dibattito per l’approvazione della manovra triennale di bilancio - evidenzia l'esponente del Carroccio -. Ho sottolineato la necessità, viste le nuove disposizioni dettate dal PAIR 2020 e in coerenza con gli impegni assunti con la sottoscrizione del nuovo Accordo di bacino padano 2017, di concedere contributi ai nostri cittadini, già a partire dalla prossima annualità. Questo perché al di là delle parole e degli atti di indirizzo, è compito di questa Giunta metterci le risorse".

"Così come ha fatto per esempio la Regione Veneto, che la scorsa estate ha approvato un bando per la concessione di contributi per la rottamazione di stufe e impianti ad elevato impatto ambientale - continua -. Per questo motivo, visto anche il precedente dei colleghi veneti, mi sarei aspettato, nel bilancio di previsione, un impegno economico sostanzioso da parte del presidente Bonaccini e dell’assessore Gazzolo che nei mesi scorsi hanno speso importanti promesse in vista dell’introduzione delle nuove disposizioni per camini e stufe a pellet. Così non è stato e questo significa che i cittadini emiliano romagnoli, per adeguarsi alla normativa regionale vigente, dovranno attingere ai propri portafogli".

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