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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Biogas a Civitella, Rifondazione e L'Altra Romagna non ci stanno

Il progetto ciclicamente ricompare: privati vorrebbero costruire un impianto a San Martino in Varolo, frazione di Cusercoli in Comune di Civitella, che produrrebbe biogas, ma è sbagliato definirlo tale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Il progetto ciclicamente ricompare: privati vorrebbero costruire un impianto a San Martino in Varolo, frazione di Cusercoli in Comune di Civitella, che produrrebbe biogas, ma è sbagliato definirlo tale, infatti, la produzione del gas chiaramente non è lo scopo primario, ma solo una fase per la vera produzione. La funzione di questo impianto è trasformare rifiuto urbano raccolto in modo differenziato in rifiuto speciale smaltibile in un inceneritore.  L’impianto dovrebbe essere alimentato con la frazione organica e quella vegetale del rifiuto urbano derivante dalla raccolta differenziata ed eventualmente scarti vegetali, questa base verrebbe triturata e miscelata con acqua, al fine di formarla in un liquame adatto alla fermentazione anaerobica. Serve una enorme quantità di acqua, ecco perché si vorrebbe collocare vicino al fiume. Nei normali impianti di biogas il liquame alla fine è destinato all'utilizzo agronomico, per apportare nutrienti e sostanze organiche ai terreni agricoli, ma in questo caso no, il liquame sarà smaltito come rifiuto speciale, ovvero in un inceneritore, infatti è previsto che venga disidratato, con grande dispendio di energia, quindi consumando il biogas prodotto.  Siamo all’assurdo ecologico, prima si aggiunge acqua per poi toglierla, tutto al fine di avere “combustibile” per l’inceneritore. Si chiede giustamente ai cittadini un impegno maggiore per fare la raccolta differenziata per recuperarne il materiale organico, cosa che nella vallata del Bidente non è neppure avviata, i contenitori marroni infatti non ci sono, poi dopo tanti viaggi e lavorazioni va a finire comunque nell’inceneritore. L’assurdo e lo spreco di fatica e denaro e in definitiva un maggiore inquinamento (derivato da un continuo movimento di camion ed altri mezzi di trasporto) sono evidenti. Perché allora fare tanta fatica? Chi oggi gestisce un inceneritore teme nel prossimo futuro di avere il problema di trovare rifiuti per alimentarlo a causa dell’aumento della differenziata e della riduzione della produzione. Per il momento il problema ancora non si pone, perché i rifiuti potranno arrivare da tutta la nazione grazie al decreto del Governo “Sblocca Italia”, articolo 35, approvato a Roma, anche dai parlamentari locali. L’onorevole Marco Di Maio, commentando a Civitella, in un incontro pubblico, il decreto, non è entrato nel merito di quell'articolo. Localmente poi gli amministratori fanno finta di opporsi con la complicità di minoranze compiacenti, ripetendo lo schema di  Hera e poi per avere il consenso elettorale lanciano lo slogan: “Hera meglio se non c’era”,oppure ancor peggio da Parlamentari del Pd che illustrano il decreto alla popolazione senza neppure conoscerne nello specifico gli articoli che lo compongono e le conseguenze di ciò che, silenziosamente, approveranno. Per questi motivi l’impianto che si vorrebbe costruire a Cusercoli si riproporrà sempre con maggiore forza, perché sono in gioco grandi profitti sono in gioco.  Rifondazione Comunista Alto Bidente e la lista "LAltra Emilia Romagna" non abbasseranno la guardia e invitano i cittadini a fare altrettanto. Crediamo che l’ambiente sia un bene comune e vogliamo un altro tipo di sviluppo, non finalizzato al profitto di pochi. Favorevoli alla raccolta differenziata dei rifiuti, ci batteremo affinché non diventi una presa in giro dei cittadini vanificando il loro impegno nell’effettuarla, peraltro pagandola con maggiori costi nella bolletta. Chiediamo quindi all'Amministrazione Comunale di Civitella di Romagna ed al neo-costituito Comitato Difesa Salute e Ambiente di non abbassare mai l’attenzione, di continuare ad informare i cittadini, impegnandosi anche nell'organizzazione di iniziative aperte a tutti, per far sì che la tutela della salute e dell'ambiente diventino sempre più una consapevolezza comune.

Rifondazione Comunista “Alto Bidente”
I candidati
de “L'Altra Emilia Romagna” per il Consiglio Regionale, Diletta Basini, Euro Camporesi,Rita Fiumana

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