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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Biogas a Forlimpopoli, la Lega porta il caso in Regione: "Valutare criticità ambientali"

Sull'onda delle proteste in consiglio comunale e del presidio alle porte della Provincia, la Lega Nord riporta all'attenzione della Regione Emilia-Romagna il progetto per l'edificazione di un impianto a biogas nel Comune artusiano

Sull’onda delle proteste in consiglio comunale e del presidio alle porte della Provincia, la Lega Nord riporta all’attenzione della Regione Emilia-Romagna il progetto per l’edificazione di un impianto a biogas nel Comune artusiano. “Situazione eccezionalmente critica dell’impianto di Forlimpopoli. La taglia dimensionale non può essere la sola variabile discriminante per l’assoggettamento a valutazione di impatto ambientale, chiediamo alla Giunta Bonaccini di valutare attentamente non soltanto la capacità dimensionale del progetto sottoposto dalla ditta Suvenergy Sarl, ma anche le ricadute ambientali potenzialmente negative per la salute pubblica e la comunità circostante”, interviene con una nota il segretario leghista, Jacopo Morrone.

Morrone annuncia l’impegno del Carroccio in Regione dopo le riserve espresse anche dal Ministero dell’Ambiente: “E' evidente infatti, che dopo l’azzeramento delle soglie dimensionali (decreto legge 91 del
24 giugno 2014) e l’istituzione di un cosiddetto regime normativo transitorio per la gestione della procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale degli impianti energetici, grava sulla Regione l’obbligo di rivalutare, aggiornandola ai contenuti ministeriali vigenti e alle indicazioni fornite in sede di Conferenza Stato Regioni, la disciplina regionale in materia di procedure autorizzative per l’edificazione di impianti energetici, prevedendo l’esame accurato di ogni specifico progetto sulla base dell’impatto ambientale e delle ricadute in materia di salute pubblica”.

“Nella fattispecie, la normativa regionale appare ancor meno applicabile in virtù dei molteplici pareri negativi espressi sulla natura e il sito dell’impianto (area limitrofa al centro storico forlimpopolese), le emissioni odorigene e sonore e l’idoneità dell’ambiente circostante, con gravi conseguenze per la cittadinanza e lo sviluppo urbanistico locale. Pur riconoscendo l’ambito di competenza regionale in materia di ambiente e iter
autorizzativo di impianti a biogas, inoltre, il Ministero dell’Ambiente si è espressamente attivato per reperire dall’Emilia Romagna tutte le informazioni necessarie al fine approfondire la questione e valutare attentamente le possibili ripercussioni per la salute pubblica”, conclude Morrone.

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