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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Biondi (Forza Italia): "Decreto Sicurezza, inaccettabile il paragone con le leggi razziali"

“Inaccettabile e stupida”: così il consigliere comunale di Forza Italia Lauro Biondi bolla la presa di posizione del sindaco Davide Drei e dell'assessore al Welfare Raoul Mosconi

“Inaccettabile e stupida”: così il consigliere comunale di Forza Italia Lauro Biondi bolla la presa di posizione del sindaco Davide Drei e dell'assessore al Welfare Raoul Mosconi sul Decreto Sicurezza. Per Biondi “la legge viene definita un errore dai caratteri anticostituzionali e si arriva persino al paragone con le leggi razziali. Inaccettabile quel giudizio perché non si mette in discussione una legge dello Stato quando la stessa è addirittura controfirmata dal Presidente della Repubblica, fra l’altro tanto osannato dopo l’ultimo intervento nella notte di San Silvestro anche dal partito a cui i sindaci appartengono. Inaccettabile, ancora, perché il paragone con le leggi razziali è tanto inopportuno quanto improprio e chi per fare scalpore scomoda l’Olocausto è persona che non ha capito nulla della storia d’Italia”.

Ed ancora: “La stupidità, invece si attiene a un naturale fatto politico. Oggi gli italiani, uomini o donne che siano, vivono una condizione di incertezza e di insicurezza tale da farli ritenere che prima di tutto sia necessario porre l’attenzione sui bisogni veri dei cittadini italiani e sulla necessità che cittadini stranieri che non vivono particolari condizioni di gravità non possano e non debbano rimanere sul suolo italiano. È quindi stupido non tenere conto di questi aspetti e attardarsi in un giudizio che la storia più recente ha già sentenziato insieme al crollo del Partito Democratico”.

Infine: “Vedo poi che il Partito Democratico non sa più che pesci pigliare e l’ultimo disperato tentativo sembra essere quello di fare cadere nella sua rete il povero Gabriele Zelli, ma, attenzione! Attenzione! nelle vesti di candidato civico. Un primo risultato come Forza Italia lo abbiamo ottenuto, quello di fare capire allo stesso PD che quel simbolo non è più presentabile, visti i disastri combinati da un’Amministrazione che è nata con il voto al PD alle elezioni del 2014. Ma per venire alla sostanza del problema, quali sono le capacità e le prerogative di amministratore con visione strategica di Gabriele Zelli? Non nasce certo oggi il Zelli amministratore. Si rende conto il PD che una lista civica Zelli porterebbe lo stesso partito ad annullarsi nella scheda elettorale, ma a noi di questo ovviamente poco importa, quello che non possiamo accettare come Forza Italia è che si faccia anche in questa occasione il tentativo di prendere in giro la gente, tentativo, comunque che non riuscirà, perché non sarà il trasformismo di Zelli a bloccare quel cambiamento di cui la città ha assolutamente bisogno”.

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