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Blitz antidroga in zona Portici, Morrone: "Aumento della criminalità con gli stranieri irregolari"

Il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, commenta così la maxi retata effettuata dai Carabinieri a Forlì, in quell’area nei pressi della stazione che "da tempo è diventata terra di nessuno, con residenti e passanti impauriti e insicuri".

"Non ci meraviglia il silenzio tombale del Pd di fronte all’evidenza di una criminalità diffusa a Forlì alimentata da falsi richiedenti asilo spacciatori abituali in un’area cittadina preda del degrado e dell’insicurezza. Questo è l’esito delle politiche nazionali cattodem di apertura indiscriminata all’accoglienza e di totale indifferenza rispetto ai problemi di legalità nelle città. Dobbiamo quindi tutti ringraziare il comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Forlì-Cesena per l’operazione svolta e l’attività della magistratura nel coordinarla". Il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, commenta così la maxi retata effettuata dai Carabinieri a Forlì, in quell’area nei pressi della stazione che "da tempo è diventata terra di nessuno, con residenti e passanti impauriti e insicuri".

"Spero che anche da questa operazione la Giunta Drei e in particolare l’assessore Raoul Mosconi capiscano che flussi immigratori incontrollati e caotici e la presenza di numeri consistenti di stranieri di fatto irregolarmente presenti sul territorio significano inevitabilmente un aumento della criminalità e del degrado e quindi dell’insicurezza e della paura nella popolazione - continua l'esponente del Carroccio -. Come abbiamo sempre detto, deve essere accolto in Italia solo chi fugge effettivamente da guerre e persecuzioni, una percentuale davvero minima rispetto a quanti sono sbarcati negli anni passati. Per tutti gli altri, che non hanno alcun diritto a rimanere in Italia, devono essere previste soluzioni certe di rimpatrio nel paese di origine. E’ evidente tuttavia che il miglio risultato si raggiunge con la prevenzione e con la messa in atto di una politica immigratoria ‘selettiva’. Di qui, il successo ottenuto in pochi mesi di attività dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, con i dati degli sbarchi 2018 calati rispetto al 2017  dell’87,37%".

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