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Blitz di Casapound con necrologi alla sede dell'Inps, la Cgil: "Episodio gravissimo"

"Chiediamo ai vertici dell’Istituto di non limitarsi agli atti di solidarietà interni, ma di rappresentare e veicolare all’esterno, su tutti gli organi di comunicazione, i dati che evidenziano l’enorme mole di prestazioni erogate in questi mesi", affermano dalla Cgil

All'indomani dell'incursione notturna dei militanti di CasaPound Italia davanti alle sede dell'Inps con necrologi alla memoria di coloro che non stanno ricevendo l’indennità dovuta attraverso gli ammortizzatori sociali attivati per l’emergenza sanitaria covid-19, arriva la condanna della Cgil di Forlì, considerandolo "un episodio gravissimo, accompagnato da un messaggio delirante, e che al tempo stesso non ci stupisce affatto, non solo perché in linea con le modalità di azione di questo gruppo di neofascisti, ma anche perché si pone nel solco della ripresa di un più generale attacco al lavoro pubblico".

"Il segno è chiaro - affermano il segretario generale Maria Giorgini ed i sindacalisti Emanuela Castagnoli e Moreno Cimatti -: un’organizzazione neofascista che agisce per criminalizzare lavoratrici e lavoratori dell’Inps e non per denunciare chi ha la reale responsabilità di questi ritardi che va ricercata prima di tutto in chi in questi un’ultimi vent’anni ha parcellizzato il mondo del lavoro, inventando oltre quaranta tipologie contrattuali diverse e in chi non ha dato ascolto alle organizzazioni sindacali che da tempo chiedono ammortizzatori sociali universali. In questa situazione le lavoratrici e i lavoratori dell’Inps già estremamente ridotti numericamente, (si vedano i nostri appelli che solo pochi mesi fa prima del lockdown denunciavano carenze di organico anche per la sede di Forlì) ha elaborato migliaia di pratiche tutte di estrema complessità.   Non solo, si dica anche che abbiamo sollevato il problema al Comune di Forlì chiedendo un microcredito per le persone che si trovavano e si trovano tutt’ora ad attendere una risposta che avrebbero dovuto avere per tempo. Ma dall’Amministrazione Comunale, nonostante i solleciti arrivati da più parti, tutto tace. E ancora, in molti casi abbiamo registrato ritardi da alcune imprese che hanno deciso di non anticipare le quote per lavoratrici e lavoratori, laddove possibile, ovvero che non hanno provveduto agli invii tempestivi all’Inps dei moduli SR41".

Prosegue il sindacato: "Casapound forse non lo sa, ma a loro poco importa: è più facile criminalizzare lavoratrici e lavoratori dell’Inps piuttosto che indicare le responsabilità proprio di quelle politiche che hanno privilegiato sempre la competizione al ribasso a discapito dei lavoratori . Si tratta nuovamente di un attacco al lavoro pubblico alla ricerca di un misero consenso e approfittando di un problema reale le cui responsabilità non sono certamente collegabili alle lavoratrici e ai lavoratori! È bastato, infatti, che l’emergenza pandemica si attenuasse, per far sì che i tanti ringraziamenti verso i lavoratori pubblici si trasformassero in attacchi, rispolverando stereotipi sempre utili all’occorrenza".

"Per questo motivo, come già richiesto da Fp Cgil nazionale, chiediamo ai vertici dell’Istituto di non limitarsi agli atti di solidarietà interni, ma di rappresentare e veicolare all’esterno, su tutti gli organi di comunicazione, i dati che evidenziano l’enorme mole di prestazioni erogate in questi mesi come doveroso atto di giustizia e di rispetto a tutela della dignità e del lavoro di tutto il personale", concludono Giorgini, Castagnoli e Cimatti, esprimendo "la massima solidarietà nei confronti di donne e uomini che, pur svolgendo il loro compito, diventano oggetto di ingiusti e vergognosi attacchi politici senza che questi atti affrontino il vero problema di tutti coloro che non ricevono l’indennità dovuta dagli ammortizzatori sociali".
 

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