Bollette dei rifiuti, gli ambientalisti rintuzzano l'ex assessore: "Si è inventato i numeri, ecco la realtà"
"Si consiglia Buffadini di informarsi meglio prima di sparare notizie infondate che certo non aiutano gli abitanti a rendersi conto della realtà dei fatti"
Dove sono riportati i dati che l’ex assessore di Forlì Ludovico Buffadini riporta sulla stampa e sui social riguardo ad Alea? Nessuno di questi quadra con la realtà dei numeri. Precisiamo: a Modena (gestione Hera) una famiglia di 2 persone con appartamento di 100 mq, secondo lui , paga 130 euro e a Forlì 150 euro. Nulla di più falso: sulla base del piano finanziario approvato per il 2020 a Modena si paga 236 euro e a Forlì 204 euro; il costo complessivo di Modena per 186.000 abitanti è di 37,5 milioni pari a 201 euro ad abitante, mentre nel bacino Forlivese, a parità di abitanti , è di 32.245.000 pari ad 178 euro ad abitante, quindi decisamente minore. Anche nel 2019 le differenze erano simili. Se si prendono Ferrara e Bologna, come a Modena gestione Hera, la musica non cambia.
La critica di Buffadini: "Maggiori costi nelle bollette"
Buffadini si scandalizza che per un nucleo familiare di 1 persona vengono conteggiati 8 svuotamenti del contenitore da 30 litri all’anno pari a 240 litri e per uno di 6 persone 24 svuotamenti pari a 720 litri anche se non si fanno e che non vi sia un recupero nell’anno successivo. Sappia che ovunque si applica la tariffa puntuale si fa così, ma che i litri minimi conteggiati comunque per altri gestori sono molto maggiori. Per esempio a Ferrara si conteggiano 1.080 litri per una famiglia di 1 persona e 2.100 per una di 6 persone, 4 volte in più di Alea e naturalmente senza sconti per l’anno successivo. Più alti anche a Parma ( gestione IREN) dove si hanno rispettivamente litri minimi di 480 e 1.440 per nuclei di 1 e 6 persone.
La raccolta differenziata a Forlì dopo il passaggio al porta a porta è dell’82% rispetto al 63,8% di Modena, ben il 18% in più, ma il dato vero e importante è che col definitivo passaggio i rifiuti da smaltire di Alea, con una popolazione circa pari a quella di Modena, è tre volte in meno (circa 16.000 tonnellate rispetto a 48.000) e comunque 4 volte in meno rispetto all’ultimo anno di gestione con cassonetto stradale. Certo non si è riusciti ancora a chiudere l’inceneritore, ma si sono messe le premesse per farlo, e soprattutto sarà difficile resuscitare l’inceneritore quando sarà a fine vita. Non è stato fatto tutto? Certo, molto rimane ancora da fare, ma siamo sulla buona strada. Si consiglia Buffadini di informarsi meglio prima di sparare notizie infondate che certo non aiutano gli abitanti a rendersi conto della realtà dei fatti.
Alberto Conti (coordinatore Tavolo associazioni ambientaliste Taaf)