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Bonaccini a Forlì, il coordinatore: "Non siamo contro Balzani, ma per una Regione che si rinnovi"

Mattia Peradotto, 25 anni, tra i coordinatori del comitato forlivese a sostegno della candidatura a presidente di Stefano Bonaccini, spiega le ragioni del suo sostegno al segretario regionale del PD. E come a Forlì sarà impostata la campagna per la presidenza.

Entrano nel vivo le primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Regione per il Partito Democratico. Anche a Forlì, dove il candidato principale è l'ex sindaco Roberto Balzani, si muovono i promotori dei comitati degli altri candidati. A cominciare da quello per Stefano Bonaccini, segretario regionale e componente della segreteria di Matteo Renzi, che si è gettato nella sfida per la successione a Vasco Errani. A Forlì il volto di Bonaccini è il giovane Mattia Peradotto, 25 anni di Portico di Romagna, uno dei coordinatori dei 'bonacciani' a Forlì, da sempre in prima linea nelle battaglie per il rinnovamento della politica fin dai primi passi mossi dall'attuale premier Matteo Renzi.

Partiamo subito dal tema centrale:, un renziano della prima ora che sostiene Bonaccini?
E pensa se fossi stato un renziano dell'ora 0 che scoop, purtroppo sono stato lento (scherza) tornando seriamente alla domanda; ritengo che non si tratti oggi di parlare di renziani della prima e della ventiquattresima ora ma il tema sia quale idea di Regione si voglia immaginare nei prossimi 15 anni. Ritengo Stefano la persona giusta per questa sfida.

La visione di Bonaccini ti sembra quella giusta?
La mia scelta è stata ragionata, i tre nomi principali in campo, dopo l'ipotesi secondo me sbagliata della candidatura unica, sono ottimi, il meglio che il PD può offrire. Tra queste idee di regione mi ha colpito nei mesi scorsi quella di Stefano, la sua consapevolezza che in Emilia-Romagna vada aperto un nuovo ciclo di innovazione e amministrazione partendo dal presupposto che viviamo in una delle regioni con la qualità della vita migliore d'Italia.

Quindi una innovazione ed una integrazione nel solco del buongoverno emiliano-romagnolo?
Direi un cambio di passo, una pagina nuova che fa parte di un libro di amministrazione positiva. Nella percezione di questa necessità innovativa Stefano mi ha convinto...penso che per amministrare una regione servano doti di mediazione che perseguano peró un obiettivo politico chiaro che sia faro dell'azione da mettere in campo..Stefano è il giocatore che meglio può interpretare questo ruolo.

Su quali temi dovrà concentrare?
Mi aspetto, come ha scritto benissimo Salvatore Vassallo nel suo endorsement di qualche giorno fa, che Stefano dica parole chiare sul rapporto tra cooperative e politica che troppo spesso è stato un rapporto opaco; deve darsi come priorità la ripartenza della regione sul tema del lavoro, dell'imprenditorialità giovanile riuscendo a creare le premesse di una nuova occupazione figlia di modalità moderne e dinamiche di impiego; poi ancora la tematica della mobilità e dei trasporti ripensando i rapporti tra i territori in modalità innovativa con un vero policentrismo che non si trasformi in guerra permanente per risorse e potere ma sia una "coo-petition" un insieme virtuoso di cooperazione e competizione positiva....i temi sono tantissimi e Stefano li conosce bene.

A Forlì, nella città di uno degli sfidanti di Bonaccini come ci si muoverà?
Penso che una delle cose belle di questa competizione sia la positività della proposta. Sono convinto che i sostenitori di ogni candidato competano in positivo sulle idee e non si organizzino invece gruppi "contro". Si è parlato sui giornali nei giorni scorsi di componente "cuperliana", "renziana", etc: penso che oggi sia arrivato il momento di superare le divisioni e le chiusure di congressi passati. Io penso che chiunque si voglia mettere in moto per sostenere la candidatura di Stefano sia un compagno di viaggio in più quindi sia un fatto positivo!

Dunque perchè la scelta, lei che viene dal territorio forlivese, di non sostenere la candidatura di Roberto Balzani?
Forlì è la città di Roberto, con cui ho condiviso battaglie e un pezzo di strada, è una persona che stimo come i tanti amici che trovo tra i suoi sostenitori con i quali ho condiviso battaglie altrettanto importanti, a cominciare dal nostro parlamentare Marco Di Maio. Ho fatto una scelta diversa, di lavorare per un progetto trasversale che alla rottura e alla grande radicalità preferisca una evoluzione, il cambio di pagina positivo che sia discontinuità e innovazione. Lo stesso lo dico per Richetti, anche tra i suoi ci sono molto amici e moltissimi ragazzi di FutureDem che hanno scelto una bella sfida e che ci credono..faccio a loro il mio in bocca al lupo!

Quindi delle primarie all'insegna del fair play:
Delle primarie all'insegna della competizione delle idee! Finalmente! L'Emilia Romagna di conferma una regione sperimentale, il laboratorio del progressismo italiano e penso che Stefano sarà il miglior interprete di questa avventura. La regione del domani è già qui, basta farla entrare!

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