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Bonfiglioli, Casadei (Pd): “Serve un nuovo piano industriale”

Thomas Casadei, consigliere regionale, interviene in merito ai 230 esuberi annunciati dalla Bonfiglioli riduttori su tutto il territorio regionale, di cui 50 nello stabilimento di Forlì

«L’azienda si impegni a trovare una soluzione alternativa agli esuberi. Non si può far ricadere sulle spalle dei lavoratori, sui quali già pesano le incertezze di tenuta occupazionale e salariale, i costi della crisi senza prima cercare un’altra strada, individuabile con un nuovo piano industriale». È quanto afferma Thomas Casadei, consigliere regionale e Capogruppo PD della Commissione Lavoro, Scuola, Formazione, Cultura e Sport, in merito ai 230 esuberi annunciati dalla Bonfiglioli riduttori su tutto il territorio regionale, di cui 50 nello stabilimento di Forlì.

«Sicuramente la situazione finanziaria dell’azienda è critica – continua Casadei – ma questi anni durissimi ci hanno dimostrato che la chiave per superare le difficoltà non è certo la riduzione del personale e del volume produttivo, ma al contrario investire in innovazione, ricerca e formazione. Gli stabilimenti di Forlì, Bologna e Vignola devono restare aree di sviluppo, non possono svuotarsi a favore di sedi estere dove il costo del lavoro è di un euro all’ora. Si tratta di un’idea di sviluppo non sostenibile».

«Ai lavoratori va la mia piena solidarietà – conclude il consigliere -. Spero che l’auspicio dei sindacati di aprire insieme alla Regione e alla proprietà un confronto volto a valutare strumenti per il mantenimento dei posti di lavoro diventi realtà nel più breve tempo possibile».

Andrea Defranceschi (M5s) ha rivolto un’interrogazione alla Giunta regionale a proposito della situazione. “Data la manifesta disponibilità dell’azienda e dei sindacati ad uscire dalla contingenza senza procedere coi licenziamenti” il consigliere vuole sapere se e quando sia previsto un tavolo di trattative con l’assessore regionale, quali azioni la Regione possa mettere in campo per favorire la trattativa e se sia possibile coinvolgere al tavolo anche l’università di Bologna.

Roberto Sconciaforni (Fds) ha rivolto un’interrogazione alla Giunta per chiedere che la Regione si adoperi “per garantire che venga aperto il prima possibile un tavolo di confronto con l’azienda e le rappresentanze sindacali. Il consigliere vuole anche sapere dall'esecutivo regionale “come intenda muoversi per garantire i lavoratori della Bonfiglioli, nel mantenimento del loro posto di lavoro, ipotizzando anche la formula dei contratti di solidarietà, già utilizzata in altre aziende del territorio emiliano–romagnolo, con la consapevolezza  - sottolinea - che non è più possibile pensare che le aziende facciano fronte alla crisi attraverso esuberi e licenziamenti. Vanno messe in campo tutte le opzioni per impedire il ridimensionamento in Emilia-Romagna del sistema produttivo”.

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