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Bongarzone (Pd): "Sinistra sessista? Forlì eccellenza delle politiche su donne e anti-violenza"

"Fa sorridere il comunicato del candidato sindaco del Centrodestra Gian Luca  Zattini quando strumentalmente parla di "Atteggiamenti misogini di una sinistra forlivese bieca, ottusa e sessista"

"Fa sorridere il comunicato del candidato sindaco del Centrodestra Gian Luca  Zattini quando strumentalmente parla di "Atteggiamenti misogini di una sinistra forlivese bieca, ottusa e sessista". Fa sorridere perché per la seconda volta in questa campagna elettorale Zattini chiama in suo soccorso  Matteo Salvini leader del principale partito che lo sostiene in questa campagna elettorale. E forse il candidato Zattini non conosce, o dimentica, le campagne d'odio denigratorie e sessiste del partito che lo sostiene nei confronti di importanti donne delle istituzioni": è quanto dice Lucia Bongarzone, portavoce regionale donne PD Emilia Romagna, in merito al caso dell'addetta stampa di Giorgio Calderoni che ha lasciato l'incarico accusando il candidato sindaco del centro-sinistra e il suo staff di sessismo e maschilismo.

"D'altronde cosa aspettarsi da un partito che con il ministro Fontana ed il Senatore Pillon sta cercando di incentivare un modello di società che pone al centro l'uomo bianco alfa e relega la donna al ruolo di moglie e mamma, ruolo per cui, secondo loro, è naturalmente vocata. Farebbe bene invece questo governo  a fare propria la legge quadro n. 6 del 2014 della regione Emilia-Romagna "Per la parità e contro le discriminazioni di genere" definita unica in Italia e che affronta in un'ottica di mainstreaming gli ambiti discriminatori della soggettività femminile nella società a partire dalla violenza".

"Zattini che si candida a fare il sindaco della città dovrebbe sapere, invece, che quella sinistra che lui definisce bieca e sessista ha saputo costruire a Forlì strumenti importanti di contrasto alla violenza, dalla stipula di importanti protocolli contro la violenza sulle donne ad un centro antiviolenza a totale copertura pubblica, modello unico in regione, che ha saputo garantire quelle risorse necessarie all'espletamento di servizi essenziali nel contrasto alla violenza. Centri troppo spesso legati alla bontà della giunta di turno i cui servizi, molto spesso, sono stati tagliati proprio dai governi comunali e nazionali del centrodestra.  Fa sorridere, quindi, che Zattini, che si candida a governare una città come Forlì, non sappia che la città su questi temi è all'avanguardia e quel primato è stato impresso proprio da quella sinistra che tanto strumentalmente definisce sessista. Preoccupa invece, e molto, cosa potrebbe succedere a questi servizi nel caso vincesse il centrodestra", conclude Bongarzone.

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