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Buco di bilancio, no del Pd alla commissione d'inchiesta: “Non vogliamo sostituirci alla magistratura”

“Diciamo no ad una commissione - proseguono i consiglieri del Pd - anche per non correre il rischio che vengano compromesse la genuinità delle prove eventualmente esistenti"

E' stata discussa martedì in consiglio comunale la richiesta di istituzione di una commissione di inchiesta ai sensi dell'articolo 64 del regolamento comunale. Il gruppo consiliare del Pd spiega la propria decisione di votare contro: “Come consiglieri Pd abbiamo attentamente valutato la richiesta, perche' condividiamo la necessita' di trasparenza in ogni atto della pubblica amministrazione. La vicenda, per come è emersa sino ad ora, appare di una tale gravità, da richiedere l’intervento della magistratura e non può certo ridursi ad una procedura interna di accertamento dei fatti, proprio per l’evidente limite d’azione che una commissione d’inchiesta comunale ha su una materia così complessa ed importante. Sostituendoci agli inquirenti non eserciteremmo fedelmente il compito di cui ci hanno incaricato i cittadini”.

“Diciamo no ad una commissione - proseguono i consiglieri del Pd - anche per non correre il rischio che vengano compromesse la genuinità delle prove eventualmente esistenti, perché l’intervento della magistratura possa davvero operare a trecentosessanta gradi senza esporsi a pericoli di inquinamento o distorsione dei fatti. Abbiamo già sollecitato in commissione e nel corso del dibattito, una nuova procedura che garantisca terzietà, efficienza, trasparenza ed economicità nella scelta dei professionisti”. “Per queste considerazioni noi riteniamo di concentrare il nostro sforzo, la nostra azione, alla progettazione politica, al futuro della città, all'efficientamento della macchina amministrativa riservandoci ogni e più ampia considerazione politica all’esito delle indagini in corso”, concludono i membri del gruppo.
 

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