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Buoni spesa ai migranti, Forlì & Co: "Retromarcia del sindaco dopo il primo bando illegittimo"

Buoni spesa negati ai migranti con permesso di soggiorno di durata inferiore ad un anno: è su questo tema che il gruppo consigliare 'Forlì & Co' si scaglia contro la giunta.

Buoni spesa negati ai migranti con permesso di soggiorno di durata inferiore ad un anno: è su questo tema che il gruppo consigliare 'Forlì & Co' si scaglia contro la giunta. Spiega una nota: “I buoni spesa, come è evidente, è un provvedimento di emergenza, indispensabile a garantire la sopravvivenza stessa delle persone cui è indirizzato. Eppure, la Giunta di Forlì, a sempre più smaccata trazione leghista, non ha mancato di provare a sfruttare per i propri fini propagandistici anche un intervento così essenziale. Nella stesura del regolamento dei buoni-spesa è stato infatti inserita una clausola che escludeva dall'accesso i migranti domiciliati a Forlì con permesso di soggiorno di durata inferiore ad un anno, benché fosse chiaro che si trattava di una decisione illegittima sotto il profilo giuridico”.

“Quando poi i ripetuti pronunciamenti della magistratura, che hanno sancito come l'unico requisito di accesso ai buoni-spesa debba essere il maggior bisogno, e la diffusa mobilitazione sociale, sindacale e delle forze politiche di opposizione hanno chiarito l'insostenibilità dell'esclusione decretata, l'Amministrazione ha fatto una precipitosa marcia-indietro. Pur continuando a dichiarare pubblicamente di non avere intenzione di cambiare il regolamento, di fatto, la Giunta ha eliminato la precedente limitazione imposta ai migranti. Tuttavia, in modo contorto e bizantino, i nostri amministratori hanno cercato di far rientrare dalla finestra ciò che era uscito dalla porta, limitando al 10% dei fondi totali la quota di buoni-spesa destinati a questo gruppo sociale, nella sottintesa speranza che tale importo basti a soddisfare tutte le richieste e si eviti l'impugnazione di un atto che, in quel passaggio, mantiene comunque profili di illegittimità. In definitiva, sui buoni-spesa è andata in scena una vicenda grottesca, purtroppo giocata sui bisogni primari delle persone”.

“Riteniamo importante che la mobilitazione sociale e politica della città abbia costretto l'Amministrazione a un sostanziale passo indietro, ma censuriamo la pervicacia della Giunta nello sfruttare ogni atto amministrativo come occasione di propaganda, particolarmente becera in questo caso visto che si tratta di aiutare persone che faticano a mettere insieme il pranzo con la cena”, conclude la nota del gruppo consiliare Forlì e Co.

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