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Campus, un ‘ponte’ simbolico tra il centro storico e la città contemporanea: "Ora il Pnrr per completarlo"

l Campus Universitario di Forlì, a due passi dal centro storico, è diventato nel corso degli anni un punto di riferimento sempre più importante e innovativo per i tanti studenti iscritti alle diverse facoltà cittadine

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è all’ordine del giorno politico italiano ed europeo da diverso tempo e lo scorso 30 aprile il Governo ha inviato alla Commissione Ue la propria proposta. Il Piano si articola in varie missioni e tra queste è molto rilevante lo stanziamento previsto per l’istruzione e la ricerca che pone al centro i giovani e le sfide da affrontare in futuro e che prevede investimenti per oltre 30 miliardi. Il Campus Universitario di Forlì, a due passi dal centro storico, è diventato nel corso degli anni un punto di riferimento sempre più importante e innovativo per i tanti studenti iscritti alle diverse facoltà cittadine, essendo stato ampliato notevolmente negli spazi, rigenerando l’area del vecchio ospedale cittadino. Sono partiti da qualche giorno i lavori per completare l’ultimo pezzo della struttura, con un importo di spesa previsto di circa 10 milioni di euro

Nel merito interviene l’Europarlamentare Elisabetta Gualmini, docente dell’Università di Bologna, e in passato Presidente del Corso di Laurea in ‘Governo, Amministrazione e Gestione del Territorio’ presso la Facoltà di Scienze Politiche di Forlì. “Sono molto legata al territorio di Forlì – ha commentato Gualmini - dove ho svolto diversi anni di insegnamento, prima come ricercatrice, e poi come docente. Non posso che essere entusiasta all’idea di vedere completato il progetto del Campus universitario che ha già cambiato radicalmente questa parte della città, fornendo spazi nuovi, moderni, tecnologicamente avanzati e più consoni a studenti e docenti, evitando così la dispersione delle lezioni in luoghi distanti tra loro”.

La fine dei lavori di questo ultimo lotto del Campus è prevista a giugno 2023, data nella quale l’Alma Mater ha in previsione di spostare il dipartimento di Economia e la Scuola Interpreti nella nuova struttura. Rimarranno fuori solo Ingegneria, in zona aeroporto, e le aule di Medicina dell’Ospedale. Non è ancora stato finanziato invece il progetto di un corridoio di vetro a ‘L’ tra i padiglioni Sauli-Saffi e la biblioteca Ruffilli, dal costo stimato di circa 800 mila euro. Si tratta di un progetto molto avveniristico: un tunnel coperto di congiungimento tra i due ambienti con posti studio per gli studenti.

“E’ una proposta molto bella e spero che possa trovare realizzazione all’interno del Pnnrr – prosegue Gualmini. ‘’Forlì merita di cogliere quest’occasione e completare un lungo percorso che già oggi fa del Campus Universitario un’eccellenza a livello nazionale, tra i più innovativi in Italia. Le caratteristiche architettoniche e green del Campus –  riqualificato senza ‘consumo di suolo’ -  ne fanno un ‘ponte’ simbolico tra il centro storico e la città contemporanea, ovvero tra il passato e il futuro di Forlì. L’idea del corridoio di vetro, immerso nell’ambiente esterno per studenti e docenti che si spostano dalla biblioteca alle aule attraversando in realtà parchi e cortili, è affascinante e spero di vederla presto concretizzata’’.

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