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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Candidato sindaco della Lega? Morrone: "E' prematuro, ma discutiamone già in estate"

Parlare del futuro candidato sindaco di Forlì sostenuto dalla Lega Nord in vista delle elezioni del prossimo anno? “E' prematuro”, spiega il deputato forlivese Jacopo Morrone

Parlare del futuro candidato sindaco di Forlì sostenuto dalla Lega Nord in vista delle elezioni del prossimo anno? “E' prematuro”, spiega il deputato forlivese Jacopo Morrone. Ma la sortita di Maria Tosaria Tassinari, sindaco di Rocca San Casciano, che ha esplicitato la sua disponibilità a correre per la poltrona di primo cittadino di Forlì non incontra certo l'irritazione  del segretario del partito che è ad ora l'azionista di maggioranza della coalizione di centro-destra. Tuttavia spiega Morrone: “Non può che farmi piacere la disponibilità, che sto ricevendo anche privatamente, dei sindaci del territorio a candidarsi a Forlì”.

Già all'indomani del 4 marzo, Morrone lo aveva detto chiaramente: per il candidato sindaco di Forlì il centro-destra doveva guardare ai sindaci uscenti del proprio schieramento politico, che hanno maggiore esperienza amministrativa. Di fatto il centro-destra ha tre nomi per questo identikit: Tassinari, sindaco di Rocca San Casciano, Gian Luca Zattini, sindaco di Meldola, e Valerio Roccalbegni, sindaco di Modigliana (nell'ipotesi di non ritorno alle urne, nel qual caso si potrebbe “liberare” anche Simona Vietina, attualmente sindaco di Tredozio e deputata di Forza Italia). “C'è molto movimento, c'è la percezione che sta cambiando il vento anche a Forlì, anche persone che si erano allontanate dalla politica mi stanno manifestando il desiderio di tornare di nuovo in campo”, spiega Morrone.

“Non sarà difficile riempire le liste dei candidati", ammette il leader della Lega romagnola, che tuttavia per la massima casella non si sbilancia: “C'è un interesse sui nostri attuali sindaci, ma per ora è prematuro parlarne”. Quindi fissa i tempi della discussione: “Appare ormai evidente che, nonostante i palesi problemi del Pd forlivese, Drei resterà in carica fino alla fine del mandato. Già da quest'estate dobbiamo avviare un percorso preciso per governare Forlì”. 

Gli effetti dei mutevoli scenari politici nazionali hanno ripercussioni anche sulla politica forlivese. La Lega sarà infatti parte di un progetto comune del centro-destra locale (con Forza Italia e Fratelli d'Italia), oppure si potrebbe consolidare un'alleanza giallo-verde, vale a dire Lega e M5S? Qui a dettare legge sarà il quadro politico nazionale: “La politica si sta muovendo velocemente, discuteremo con chiunque vuol far parte di un progetto alternativo alla sinistra e al Pd”. Ed ancora: “Il punto di partenza è un progetto di governo che deve essere alternativo a quanto fatto fino ad ora”. Tale programma va “ben ponderato dai partiti e dalle forze civiche che hanno a cuore la città di Forlì, e poi si parla di candidato sindaco”.

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