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Si candida l'imprenditrice che ha portato Hera all'Antitrust

Si candida per la lista "Noi Forlivesi", la "civica" che alla prossime elezioni sostiene Anna Rita Balzani come futuro sindaco di Forlì: Rita Bandini, l'imprenditrice della "Bandini e Casamenti" di Forlì

Si candida per la lista “Noi Forlivesi”, la “civica” che alla prossime elezioni sostiene Anna Rita Balzani come futuro sindaco di Forlì: Rita Bandini, l'imprenditrice della “Bandini e Casamenti” di Forlì, azienda di selezione e stoccaggio di rifiuti, entra nella squadra dei candidati per la sua esperienza in materia di ambiente e rifiuti. Lo annuncia lei stessa: “Non ho mai fatto politica direttamente, ma credo sia arrivato il momento di impegnarsi perché Forlì sta perdendo molte battaglie e perché Anna Rita Balzani ha tutte le carte in regola per farsi intendere dai forlivesi”.

Bandini è l'imprenditrice che ha portato davanti all'Antitrust Hera: l'Autorità Garante della libera concorrenza sul mercato ha censurato Hera, condannandola a pagare circa 2 milioni di euro per l'abuso di posizione dominante nella vendita della carta da macero. In altre parole, Hera evitando di fare le gare per consegnare il rifiuto differenziato al miglior offerente, dava tutto in gestione ad una propria controllata, non riuscendo così a spuntare il miglior prezzo sul mercato ai danni dei cittadini. Una decisione contro cui Hera in ogni caso ha deciso di far ricorso.

Con questa prima vittoria in tasca contro la multiutility dei servizi pubblici, Rita Bandini spiega il motivo della sua candidatura: “Premettendo che non si candida l'azienda 'Bandini e Casamenti', ma Rita Bandini, il mio interesse è capire i meccanismi decisionali su Hera. Come viene controllata dal Comune-azionista? Hera presenta un 'pacchetto completo' che viene approvato dal Comune nei suoi regolamenti? In tal caso sarebbero i cittadini e le aziende a pagarne le conseguenze”. Il vero problema, sempre nelle parole di Bandini, “è che il Pd forlivese non è politicamente forte da sostenere una battaglia sulla gestione dei rifiuti, così come non è forte da difendere l'aeroporto”.

Sui rifiuti, infine, lancia l'allarme Bandini: “Col futuro piano regionale le decisione saranno delocalizzate a Bologna. Hera apre impianti ovunque e quindi vuole un interlocutore unico e non le singole province, col risultato che i rifiuti da Forlì a Piacenza potrebbero essere gestiti in altri impianti ed in altre province in base alle decisioni della regione, senza tenere conto delle differenze tra ogni città”. Su questo tema – conclude l'imprenditrice – le aziende sono inferocite: “Con l'assimilazione dei rifiuti delle imprese agli urbani le tasse sono carissime e più che una tariffa sui rifiuti si paga una patrimoniale, visto che conta più la superficie dell'azienda che il rifiuto realmente prodotto, tanto più che quello che un'azienda riesce a differenziare va ad operatori privati e non al servizio pubblico di raccolta e smaltimento. Insomma, ora le imprese pagano due volte”.

Ma non è solo l'ambiente a preoccupare la Bandini: “Sono forlivese, qui ho sempre vissuto e qui vivo. Avrei piacere a rivedere il mio centro come un posto d'incontro, in cui prendersi un caffè in compagnia come si faceva una volta, mentre ora vedo una piazza vuota e degradata”. E da forlivese Bandini spiega che “Forlì non ha niente di meno rispetto alle vicine città di Cesena, Ravenna e Rimini e con queste deve tornare a relazionarsi”.

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