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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Carrozzerie e assicurazioni, Bartolini (Pdl-Fi): "Il provvedimento del Governo è illiberale"

E' quanto afferma Luca Bartolini, Consigliere regionale del Gruppo FI-PDL, commentando la risoluzione, di cui è estensore e primo firmatario, depositata in Regione dal suo Gruppo

Carrozzerie penalizzate dal decreto "Destinazione Italia del governo che aiuta solo le assicurazioni". E' quanto afferma Luca Bartolini, Consigliere regionale del Gruppo FI-PDL, commentando la risoluzione, di cui è estensore e primo firmatario, depositata in Regione dal suo Gruppo. “Nel Decreto legge - esordisce il consigliere regionale - sono state inserite anche disposizioni urgenti per la riduzione dei premi RC auto".

"Tali disposizioni rendono nei fatti obbligatoria la forma specifica nel risarcimento dei danni ai veicoli, vale a dire far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni - aggiunge l'esponente di Forza Italia - Pdl -. Questa soluzione rappresenta l’esatto contrario delle liberalizzazioni perché, nei fatti, si indirizzerebbe tutto il mercato della riparazione verso le carrozzerie convenzionate, attraverso una consistente penalizzazione di natura economica per chi volesse utilizzare un altro percorso attualmente previsto dalle leggi".

"Il rischio, pertanto, di espellere dal mercato della riparazione la stragrande maggioranza delle 17 mila carrozzerie italiane che hanno individuato nella propria indipendenza imprenditoriale la scelta strategica di mercato, mettendo inoltre a serio rischio la permanenza di 60 mila posti di lavoro, si presenta assai elevato - prosegue Bartolini -. Il provvedimento governativo, inoltre, prevede che l’assicurazione possa stabilire, all’atto della stipula del contratto di assicurazione e in occasione delle scadenza successive, la non cedibilità a terzi, senza il consenso dell’assicuratore tenuto al risarcimento, del diritto al risarcimento dei danni, impedendo agli automobilisti di esercitare in maniera effettiva e non teorica la libera scelta di farsi riparare l’auto dalla carrozzeria di fiducia".

"Permettere alle assicurazioni di vietare nei fatti la possibilità di cedere il credito al carrozziere (cosa incomprensibile perché tale dispositivo di tutela del consumatore è previsto dal nostro Codice civile e non si capisce perché potrebbe non applicarsi solo nel caso dell’RC auto) è un autentico regalo alla lobby delle Assicurazioni - aggiunge -. Così facendo si permette alle assicurazioni di tener sotto scacco sia il carrozziere che l’automobilista. Quest’ultimo, infatti, non può più tutelare i suoi legittimi interessi cedendo il suo credito al carrozziere, il quale tratterebbe il sinistro direttamente con l’assicurazione, evitando anche di fare anticipare somme di denaro all’automobilista per la riparazione del suo veicolo”.

“Il provvedimento del Governo - sostiene il consigliere regionale - è illiberale, dato che indirizza il mercato della riparazione verso le autofficine e carrozzerie convenzionate con le assicurazioni, e crea un grave conflitto d’interesse in capo alle assicurazioni, che, oltre all’obbligo, previsto dalla legge, di risarcire il danno, hanno ora anche la facoltà di occuparsi direttamente della riparazione. Il diavolo, però, fa le pentole ma non i coperchi: l’obbligo del risarcimento ‘in forma specifica’, infatti, presenta margini di incostituzionalità, dato che sembra distorcere la sentenza della Corte Costituzionale 19 giugno 2009, 180 con cui viene confermato che il sistema del risarcimento diretto è facoltativo e che non può e non deve essere considerato e/o utilizzato come se fosse obbligatorio, ma piuttosto quale alternativa al sistema tradizionale del risarcimento corrisposto dalla compagnia assicuratrice responsabile".

Conclude Bartolini: "Ho redatto una risoluzione, firmata anche dai colleghi del Gruppo assembleare, per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi con urgenza e risolutezza nei confronti del Governo Letta e delle Camere al fine di modificare, in sede di conversione, l’articolo 8 del Decreto legge n. 145/2013 ‘Destinazione Italia’ tenendo conto dei rilievi evidenziati e in aderenza alle richieste delle associazioni regionali che rappresentano gli interessi sia delle autofficine e carrozzerie sia degli automobilisti e consumatori dell’Emilia-Romagna”.

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