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Case popolari, l'affondo di 'Centro-destra per Forlì': "Si deve fare di più, accertare meglio i beni degli stranieri all'estero"

"La lista di persone disagiate che chiedono e aspettano una casa popolare a Forlì è ancora lunga: più di 700 famiglie nella lista dell'ultimo bando aperto  dal Comune"

"La lista di persone disagiate che chiedono e aspettano una casa popolare a Forlì è ancora lunga: più di 700 famiglie nella lista dell'ultimo bando aperto  dal Comune. In attesa di un alloggio: famiglie numerose ma anche singoli. Tutti soggetti a basso reddito colpiti da  problemi economici dovuti ai rincari, all'aumento delle crisi aziendali ed anche  allo sblocco degli sfratti. In tutta l'Emilia-Romagna, ed anche nella nostra città, esistono abitazioni popolari indisponibili perché in manutenzione o da mettere a norma nell'adeguamento degli impianti. Riteniamo che sia necessario rivedere assieme agli alleati il piano di edificazione di nuovi appartamenti di edilizia residenziale pubblica. Si parla di costruire un nuovo condominio con 28 alloggi certamente positivo ma dobbiamo cercare di fare di più”:  è la presa di posizione del gruppo 'Centro destra per Forlì, formato dai consiglieri comunali Francesco Lasaponara, Marinella Portolani e Davide Minutillo.

“Ma non c'è soltanto la questione edilizia che ci preoccupa, ma anche quella della gestione del patrimonio pubblico. C'è il problema dei beneficiari delle case popolari, per lo più stranieri, ma non solo,  che smettono di pagare l'affitto costringendo l'ente ad avviare pratiche per il recupero dei crediti, con conseguenti spese legali. C'è la questione sempre aperta degli insufficienti accertamenti dei possedimenti dei beni all'estero (auto e case) degli stranieri che chiedono di  accedere agli alloggi Erp. Per avere un quadro aggiornato di queste situazioni presenteremo un questione time e se necessario procederemo con un accesso agli atti”: continua Lasaponara.

“Apprezziamo che la giunta comunale a fine giugno abbia  rinnovato il protocollo di intesa tra Comune, Acer e Comando militare dell'esercito Emilia-Romagna per le quote di alloggi da destinare ai militari in servizio del 66° Reggimento 'Trieste' di stanza a Forlì. Era una nostra specifica e pressante richiesta e la giunta dopo lungo tempo s'è attivata. Ma per le forze dell'ordine resta aperta la questione del canone calmierato  e dell'insufficiente offerta di spazi abitativi”: continua la nota del gruppo comunale Centrodestra per Forlì.

“In generale, riteniamo indispensabile avviare interventi d’urgenza che immettano un maggior numero di immobili nella disponibilità delle persone bisognose nel minor tempo possibile. Possibilmente, attraverso un duplice piano straordinario di recupero e manutenzione degli alloggi ad oggi sfitti  e costruzione di nuovi unità abitative popolari. Attingendo, se sarà il caso, dall'avanzo di bilancio o da finanziamenti che si dovrebbero stanziare a saldo di progetti ad hoc che si potrebbero concertare con gli altri soggetti interessati in ambito provinciale e regionale. Di questo vorremmo se ne parlasse in una seduta monotematica di commissione o di consiglio comunale": concludono i consiglieri del gruppo consiliare comunale Centrodestra per Forlì Francesco Lasaponara, Marinella Portolani e Davide Minutillo.

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