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Caso Acer, le riflessioni del Club Forza Silvio

"In ordine alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto i vertici dell’Acer di Forlì abbiamo aspettato qualche giorno, pensando che non solo a noi venisse da riflettere su quanto è apparso sulla stampa"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

In ordine alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto i vertici dell’Acer di Forlì abbiamo aspettato qualche giorno, pensando che non solo a noi venisse da riflettere su quanto è apparso sulla stampa. E’ parso strano però che nessuna forza dell’opposizione si sia sentita in dovere di richiamare all’attenzione dei cittadini una vicenda assurda quanto inqualificabile come quella che si presume sia avvenuta nella gestione del patrimonio abitativo sociale della nostra città. La stranezza è parsa ancora più marcata pensando che neppure il Movimento 5 Stelle ha ritenuto d’intervenire sulla questione, un movimento che noi consideriamo come il rifugio per coloro che rifiutano il termine “politica” nelle sue diverse accezioni e ritengono l’appartenenza a quel movimento come l’unica forma di protesta. Noi lo diciamo subito, siamo garantisti per cui esiste la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, ma non ci possiamo esimere dal considerare inaccettabile, se accertata, la gestione disinvolta e amorale che il CdA dell’Acer ha fatto della cosa pubblica e dei soldi dei cittadini. Da quanto risulta dalle notizie di stampa a conclusione dell’indagine si tratterebbe appunto di abuso d’ufficio, peculato e associazione a delinquere. A meno di non aver capito male si è trattato di un uso distorto delle regole dell’ente nell’assegnazione dei lavori relativi ad interventi di manutenzione sul patrimonio abitativo dell’Acer, di un uso improprio di soldi da parte degli amministratori che ne hanno fatto incetta per motivi assolutamente privati e personali, comportamenti che non sono più tollerabili. A ciò noi aggiungiamo anche una considerazione: dove erano coloro che avrebbero dovuto verificare il modo in cui veniva gestita la società? Dove erano gli amministratori del Comune, della Provincia e della Regione quando si praticavano quelle ignobili azioni di spreco delle risorse pubbliche? A Forlì quindi non solo chi ha amministrato ha dimostrato incapacità e incompetenza, ma anche una pesante e colpevole disattenzione. Queste sono le pratiche quotidiane che non possono più continuare, questo è il malcostume della politica che noi dobbiamo assolutamente combattere e annientare. L’etica comportamentale di un pubblico amministratore e di un politico viene al di sopra di tutto e prima di tutto.

Club Forza Silvio e Forza Italia Forlì 2.0

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