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Caso Ceub, il Pd: "Rispettiamo il giudizio della Corte dei Conti, ma non lo condividiamo"

"La decisione di investire nella società CeUB, sollecitata da chi amministrava nel 2011, fu presa dai consiglieri comunali di allora alla luce di documenti contabili e di pareri tecnici"

Sulla vicenda della recente sentenza d’Appello della Corte dei Conti, che ha condannato al pagamento dei danni gli amministratori che nel 2011 approvarono un finanziamento per aiutare il Centro residenziale universitario di Bertinoro, il Pd rompe il silenzio, ribadendo la "totale vicinanza e sostegno a tutti coloro che in questa triste vicenda sono coinvolti, dai precedenti amministratori agli odierni amministratori a partire dal nostro sindaco Gabriele Fratto fino ad arrivare ai consiglieri comunali in carica ai quali esprimiamo tutto il nostro sostegno e solidarietà".

"In queste settimane si è scritto tanto ed in tanti hanno dato la loro versione - premette Davide Baraghini, capogruppo di maggioranza in consiglio comunale a Bertinoro -. Noi come democratici abbiamo ritenuto fosse corretto analizzare alcuni aspetti relativi all'inaspettata condanna per danno erariale nei confronti della precedente amministrazione Zaccarelli e che vede, nostro malgrado, coinvolti sia l’attuale sindaco Fratto (allora giovanissimo consigliere, in carica da appena 4 mesi) e alcuni consiglieri comunali tuttora in carica. Come partito di governo, adesso e ai tempi dei fatti, oltre che rispettare il giudizio della Corte dei Conti, pur non condividendolo e ammettendo di non avere competenze di diritto pubblico contabile e legislativo, ribadiamo l'intenzione di non polemizzare e formulare giudizi di qualsiasi genere verso tecnici o politici di allora. Saranno altre figure in altre sedi a fare ciò".

"L’unica cosa che ci preme ribadire è che la decisione di investire nella società CeUB, sollecitata da chi amministrava nel 2011, fu presa dai consiglieri comunali di allora alla luce di documenti contabili e di pareri tecnici, che risultavano essere nella loro totalità favorevoli all'operazione - prosegue Baraghini -. I consiglieri, hanno ritenuto di autorizzare tale atto nella seduta del Consiglio, fiduciosi delle loro azioni. Oggi, nel dibattito che ne è seguito, ci si è dimenticati di questo passaggio omettendo inoltre di ricordare che la sentenza di primo grado nel 2015 aveva assolto tutti i futuri condannati, perché il finanziamento in essere risultava regolare dal lato legislativo e del diritto contabile. La segreteria del Pd di Bertinoro ricordandosi di tutto questo ha deciso all'unanimità di contribuire alle spese legali dei Consiglieri comunali coinvolti e condannati per aver votato a favore di un finanziamento versato assieme a tutti gli altri soci della società CeUB, finalizzato ad investimenti della struttura, come previsto dal piano di ristrutturazione che negli anni successivi ha permesso di raggiungere gli obbiettivi attesi. Oggi la società è ancora esistente e vede finalmente in attuazione le prospettive di ampliamento e consolidamento nel proprio settore".

"La quota delle spese legali relativa ai consiglieri comunali ammonta complessivamente a 3700 euro, cifra in parte già versata dal partito negli anni scorsi - prosegue il capogruppo di maggioranza -. Come Pd ci faremo promotori sul territorio comunale e forlivese di tutta una serie di iniziative per dare visibilità a questa vicenda e soprattutto per evidenziare le difficoltà di un ruolo importante come il consigliere comunale che purtroppo anche se svolto con la massima attenzione e perseveranza, non ha i giusti mezzi sia amministrativi che assicurativi per potere decidere nella massima consapevolezza e tranquillità legislativa. È  una vicenda che mina la voglia di tanti giovani in particolare di interessarsi della cosa pubblica. In questo già preoccupante contesto assistiamo anche allo sciacallaggio di esponenti politici che  in fatto di moralità pubblica non hanno niente da insegnarci e che chiedono dimissioni a tutti i livelli partendo proprio dal sindaco attuale".

"Per rendere più coerente la propria richiesta, il consigliere della Lega Massimiliano Pompignoli, dovrebbe richiedere anche la cancellazione dall'albo di tutti quei professionisti che hanno espresso parere favorevole alla concessione del finanziamento e le dimissioni di coloro che hanno assolto in primo grado i consiglieri - aggiunge l'esponente dem -. Ci aspettiamo inoltre per la credibilità delle affermazioni di Pompignoli che solleciti il suo stesso partito, la Lega, alla restituzione dei 49mln senza le comode rate e con le dimissioni dell'attuale segretario federale Matteo Salvini. Solo con questa presa di posizione le sue affermazioni risulteranno credibili dello spirito democratico da lui paventato. Noi come forza politica ribadiamo la nostra totale vicinanza e sostegno a tutti coloro che in questa triste vicenda sono coinvolti, dai precedenti amministratori agli odierni amministratori a partire dal nostro Sindaco Gabriele Fratto fino ad arrivare ai consiglieri comunali in carica ai quali esprimiamo tutto il nostro sostegno e solidarietà".

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