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Caso Lasaponara, le Sardine forlivesi: "Non ci stiamo, subito le dimissioni e l'intervento del sindaco"

"Non solo non si è dimesso dal ruolo di consigliere, ma è passato al gruppo misto pur di non uscire dalla scena politica, trovando qualcuno pronto ad accoglierlo"

Il mvoimento 6000 Sardine Forlì interviene sul caso che ha visto protagonista Francesco Lasaponara e il suo commento in occasione del 25 aprile, quando ancora consigliere comunale della Lega Nord di Forlì aveva pubblicato sul suo profilo social un messaggio "in cui senza ritegno scriveva offese irripetibili verso i partigiani e li invitava a riunirsi nelle celebrazioni per contagiarsi, salvo poi vigliaccamente cancellarlo", ricordano le Sardine.

Il caso: offese ai partigiani e ironia sui morti

"In seguito a questo episodio il consigliere è stato espulso dal partito a cui apparteneva, il sindaco ne ha chiesto le dimissioni e lui molto tranquillamente ha chiesto scusa, indicando che avrebbe ripensato al suo futuro politico - evidenziano le Sardine - Apprendiamo che il signor Lasaponara non solo non si è dimesso dal ruolo di consigliere, ma è passato anche al gruppo misto pur di non uscire dalla scena politica, trovando purtroppo qualcuno pronto ad accoglierlo. Come Coordinamento 6000 Sardine Forlì ma anche come cittadini di questa città, ci sentiamo molto amareggiati da tutto ciò e presi in giro: speravamo nella buona fede del consigliere e, dopo un suo attento discernimento, in una dimostrazione di pentimento reale, non solo di facciata, in virtù anche della divisa che indossa. Noi così non ci stiamo! Non ci stiamo che all’interno della nostra amministrazione si possa uscire dalla porta e rientrare dalla finestra come se nulla fosse successo! Non ci stiamo che tutto ciò venga sepolto silenziosamente e nessuno dica o faccia nulla.

Chiediamo pertanto al sindaco di Forlì Gianluca Zattini di intervenire immediatamente e  prendere adeguati provvedimenti, non invitando semplicemente a rassegnare le proprie dimissioni ma, in virtù del ruolo di amministratore che ricopre, revocando lui stesso la carica pubblica dal sopracitato consigliere.

Replica il consigliere comunale Massimo Marchi di Italia Viva: "Una doverosa precisazione ai giovani amici delle “sardine forlivesi”, che sostengono ci sia stato qualcuno che ha accolto il consigliere candidato ed eletto dalla Lega, Lasaponara, nel gruppo misto. Dovrebbero sapere che esiste un regolamento del Consiglio comunale e che non è in nostro potere decidere dove si colloca il Consigliere Lasaponara. Noi abbiamo già detto e ripetiamo con forza che si dovrebbe dimettere e lasciare questo ruolo perché dopo le sue vergognose dichiarazioni non lo riteniamo più degno di ricoprire con onore tale incarico. Raccomando, dunque, prima di insinuare illazioni di cattivo gusto di informarsi meglio. E magari di studiare meglio anche la storia per evitare di commettere errori spiacevoli come quello di affermare proprio sabato, che Aldo Moro è stato ucciso dalla mafia".

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