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Il caso / Predappio

Liberazione di Predappio, il Comune non concede il patrocinio alla festa dell'Anpi. Il Pd: "Il sindaco si deve dimettere"

Lo rende noto il Pd attraverso una nota, che parla di "grave offesa" per il paese ed "uno schiaffo ai valori della comunità"

A Predappio l'amministrazione comunale non darà il patrocinio alla festa della Liberazione organizzata dall'Anpi. Lo rende noto il Pd attraverso una nota, che parla di "grave offesa" per il paese ed "uno schiaffo ai valori della comunità". "Il sindaco - attaccano i dem - dovrebbe chiedere immediatamente scusa e, visto che non rappresenta più i predappiesi, subito dopo dovrebbe dimettersi". Le celebrazioni per la liberazione di Predappio, avvenuta il 28 ottobre 1944, sono patrocinate dalla Regione Emilia Romagna, dal Comune di Forlì, da circa 20 sigle di sindacati, associazioni di varia natura, istituti storici.

Ma, rimarca il Pd, "manca il Comune di Predappio, che non aderisce. Non è una barzelletta, è la realtà. In pratica la liberazione di Predappio viene patrocinata dal Comune di Forlì, ma non dal Comune di Predappio. Non sappiamo cosa spinga un sindaco a non dare il patrocinio ai due eventi che commemorano la liberazione dal nazifascismo del proprio paese. Dopotutto la manifestazione si chiama “Predappio 2022”. Certo che le motivazioni devono essere gravi, sofferte, pensate in profondità, per giustificare una assenza che rappresenta un fatto grave. Crediamo sia quindi necessaria una rapida e convincente spiegazione ai cittadini del perché il 28 ottobre il Comune di Forlì festeggerà la liberazione di Predappio, mentre il Comune di Predappio non lo farà".

"Una comunità si riconosce in date e momenti particolari, che hanno segnato la storia e la vita delle persone - attaccano i dem -. Come può un sindaco non partecipare alla commemorazione della liberazione dal nazifascismo che riguarda il suo comune? Cosa pensare di una Amministrazione che risulta assente mentre quella confinante partecipa? Forse il sindaco prova vergogna della liberazione di Predappio? Il sindaco ha mostrato già in passato di avere problemi con la storia ed è evidentemente in difficoltà quando si tratta di eventi che coinvolgono il fascismo, la dittatura, la liberazione. Quello che temiamo e i fatti ci fanno pensare è che ci troviamo di fronte ad una amministrazione che non è all’altezza di Predappio, della sua storia, di ciò che rappresenta".

"Non vogliamo cercare motivazioni legate alla politica e alle elezioni politiche recenti. E’ molto più semplice riconoscere che in fatto di valori oggi Predappio è governato dal nulla - concludono -. E se il motivo del rifiuto al patrocinio della manifestazione derivasse dalla sovrapposizione della data della liberazione di Predappio con la data della Marcia su Roma, sarebbe ancora più grave. Vorrebbe dire che il sindaco di fronte ad una decisione da prendere, ha fatto una scelta. E ha fatto la scelta sbagliata. Tale atteggiamento è una grave offesa per Predappio e per i suoi cittadini. Uno schiaffo ai valori della comunità. Il sindaco dovrebbe chiedere immediatamente scusa e, visto che non rappresenta più i predappiesi, subito dopo dovrebbe dimettersi".
 

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