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Politica Castrocaro Terme e Terra del Sole

Castrocaro, Casa Civica: "L'emergenza impone di riconsiderare il bando turistico del Comune"

Casa Civica si appella all'intero Consiglio Comunale e alla cittadinanza

"La pandemia purtroppo ha ridefinito le priorità socio-economiche e dobbiamo chiederci se in questo momento abbia senso impegnare cifre importanti del nostro bilancio comunale in pubblicità di fronte alle tante criticità immediate e all'impossibilità di stabilire quanto durerà l'emergenza". E' questo il concetto principale di un appello che i consiglieri Daniele Vallicelli, Alessandro Ferrini e Rossella Tassinari rivolgono all'Amministrazione, tramite un ordine del giorno, ma anche all'intero Consiglio comunale e alla cittadinanza di Castrocaro Terme e Terra del Sole, attraverso una lettera aperta.

Recentemente la giunta Tonellato ha pubblicato un bando per appaltare ad un ente privato il marketing turistico. "Questa iniziativa vincolerà ben 220 mila euro in due anni, prorogabili per altri due, per un totale di 440mila euro - affermano i consiglieri di minoranza -. Parliamo di quasi mezzo milione di euro. Senza intenti polemici e senza preclusioni politiche, ci chiediamo e chiediamo alla comunità se sia prudente in questo momento vincolare contrattualmente tutti questi soldi per la promozione, oppure non sarebbe meglio concentrare ogni risorsa per far fronte alle necessità urgenti della nostra comunità".

"In un'altra fase saremmo probabilmente favorevoli a simili iniziative, ma considerato l'incerto scenario attuale, non sarebbe meglio riconsiderare gli investimenti per sostenere il territorio in maniera immediata e più puntuale? - si interrogano da Casa Civica -. Nei confronti degli operatori e delle attività economiche si potrebbe azzerare la tosap (tassa occupazione suolo pubblico) per l'anno in corso, mettere a disposizione dispositivi per adeguare i locali pubblici, contenere l'imu, abbattere la pressione fiscale sull'artigianato e sulle categorie più penalizzate: bar, ristoranti, alberghi, parrucchieri, estetisti e commercio al dettaglio".

E ancora: "Impegnando oggi alcune centinaia di migliaia di euro in questo contratto oneroso, non rischiamo che già domani manchino fondi adeguati per affrontare le nuove e prevedibili criticità sociali, per il sostegno alle famiglie e per l'ordinaria manutenzione del territorio? - è l'altro interrogativo -. Siamo stati sempre a favore dello sviluppo turistico, ma in questo momento complicato crediamo sia necessario riconsiderare la programmazione degli investimenti per consolidare il tessuto socio-economico esistente e in affanno, coinvolgendo il più possibile la cittadinanza nelle scelte".

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