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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Cava di Magliano, Anna Rita Balzani: "La decisione sia rimandata"

Anna Rita Balzani allora lancia un accorato appello al Comune di Forlì affinché venga demandata ogni decisione in merito, con l’obiettivo di trovare la soluzione migliore che accontenti sia gli abitanti che la società proprietaria della ex cava

Il consiglio comunale discuterà del polo estrattivo e dell’impianto di lavorazione di materiali inerti presente a Magliano. La proposta già passata in giunta e discussa in seconda commissione consiliare arriva ora all’assemblea per l’approvazione. Con molta probabilità la discussione sul bilancio che anticiperà questo punto sarà piuttosto lunga e non è scontato che il punto possa essere rimandato al giorno successivo.

L’amministrazione di Forlì ormai agli sgoccioli del proprio mandato deve decidere o meno se rinnovare la convenzione con la ditta escavatrice presentando ufficialmente il progetto che al momento giace su una scrivania. Del piano è stato informato anche il comitato di Magliano che ha più riprese hanno manifestato alla stampa la propria perplessità sulla vicenda, proponendo di ragionare con meno fretta demandando alla prossima legislatura il compito di prendere una decisione così importante.

Questo è in estrema sintesi ciò che chiedono gli abitanti di Magliano, un appello condiviso in toto anche dalla candidata a sindaco per la coalizione di centrodestra Anna Rita Balzani che torna sull’argomento lanciando un appello all’amministrazione: “Non si tratta di procrastinare ma di evitare sbagli le cui ripercussioni possono non solo gravare sulle spalle dei cittadini ma possono anche inficiare di partenza il lavoro della prossima amministrazione. Molti capitoli e questioni sono rimasti aperti e farsi prendere dalla frenesia di chiudere le pratiche rischia di essere deleterio”.

La scelta di chiudere l’accordo prolungando la convenzione, rischia fortemente di mettere in difficoltà non solo i cittadini di Magliano ma anche per i conti pubblici. “Si tratta infatti di una scelta vincolante che metterà il Comune in condizione di pagare pesanti penali qualora si venisse meno agli accordi”. Sia dal lato ambientale che da quello prettamente urbanistico l’ex cava di ghiaia di Magliano non ha più ragione di esistere: “in strade strettissime arrivano a passare anche 300 camion, esponendo ad un rischio molto elevato  gli abitanti e gli automobilisti che passano dalla zona, dato che la viabilità dell’area è tutt’altro che adeguata alla circolazione di mezzi pesanti.”

Dal punto di vista ambientale e naturalistico la considerazione è del tutto simile: “mi pare anacronistico mantenere aperta un’impresa in un’area protetta, una zona in cui si cercano di preservare specie di flora e fauna tutelate”. La scelta conseguente, dato che non si può chiudere un’azienda che lavora e il candidato del centrodestra non ha alcuna intenzione di ostacolare gli imprenditori, è quella di prendere tempo e ragionare in maniera pragmatica.

Anna Rita Balzani allora lancia un accorato appello al Comune di Forlì affinché venga demandata ogni decisione in merito, con l’obiettivo di trovare la soluzione migliore che accontenti sia gli abitanti che la società proprietaria della ex cava: “Invece di rinnovare la convenzione per i prossimi 6 anni, a partire dal 2015, sarebbe ben più utile pensare ad una soluzione alternativa, come trovare un altro terreno adatto all’azienda e proporre una permuta, collocando l’impresa in un luogo che maggiormente si confà alla sua produzione e rendendole così più facile anche il trasporto potendo contare su una viabilità più adeguata alle sue esigenze. Questo d’altro canto permetterebbe, e non è un fatto secondario, al parco fluviale di estendersi ulteriormente e di avere positive ricadute sia sull’ambiente che sull’offerta turistica del territorio”.

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