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Centro di via Fabbretti, scatta la cancellazione dall’elenco delle associazioni di promozione sociale

A riferire l’orientamento della Giunta regionale è il consigliere della Lega, Massimiliano Pompignoli

"L’Associazione Afaf verrà depennata, nei prossimi giorni, dall’elenco delle associazioni di promozione sociale istituito dalla Regione Emilia Romagna". A riferire l’orientamento della Giunta regionale è il consigliere della Lega, Massimiliano Pompignoli, che martedì in commissione bilancio e affari istituzionali ha interrogato l'assessore alle politiche di welfare, Elisabetta Gualmini, sugli sviluppi della vicenda del centro culturale islamico di Via Fabbretti.

"La decisione, inappellabile, diventerà esecutiva entro la fine del mese pregiudicando, una volta per tutte, lo svolgimento di attività di preghiera nello stabile e quindi anche il prossimo Ramadan. Ci sono voluti 4 anni ma alla fine ha prevalso il buon senso e la legalità. Si tratta - spiega Pompignoli - di un’importante presa di coscienza e di un primo passo verso l’eradicazione, tanto urgente quanto necessaria, delle decine di centri di aggregazione islamica dell’Emilia-Romagna, situati in altrettanti immobili vincolati a palestre e capannoni che, nella pratica, vengono utilizzati abusivamente come luoghi di culto. Cosa che sistematicamente avveniva, da quasi cinque anni, nello stabile di Via Fabbretti e che ripetutamente, con esposti e segnalazioni, avevano rilevato i residenti del quartiere Foro Boario costituitisi, nel 2015, in un comitato a cui il Comune di Forlì, in primis l’Ass.re Mosconi, non ha mai dato ascolto".

"Quello di via Fabbretti non è un caso isolato - conclude Pompignoli - come Lega abbiamo più volte denunciato situazioni di grave irregolarità nel vincolo di utilizzo di alcuni immobili da parte di presunte associazioni culturali islamiche. Ma le nostre segnalazioni sono cadute nel vuoto per colpa del permissivismo e del lassismo delle tantissime Amministrazioni comunali di sinistra che, di fronte a questi illeciti, hanno chiuso volutamente gli occhi. Con questo primo pronunciamento dell’Ass.re Gualmini, si è preso atto dell’esistenza del problema e dell’urgenza di risolverlo. Cosa che, fino ad oggi, complice la sufficienza delle Giunte targate Pd, non era mai accaduta". 

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