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Chiusura di Eataly, Azione Forlì: "Che fine hanno fatto le promesse di rilancio?"

"Ma la discontinuità tanto propagandata, il cambio di vento, dove sono? Ad oggi non esiste un piano per il centro storico, non c’è una visione chiara, siamo ancora fermi alle scuse"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

La notizia confermata che Eataly chiuderà i battenti, licenziando i lavoratori e lasciando Piazza Saffi al momento sguarnita di un importante richiamo, impone una riflessione. L’emergenza sanitaria ha accelerato un processo di progressivo declino del nostro centro storico che era già in corso e che i nostri attuali amministratori hanno tanto denunciato durante la campagna elettorale. Le mirabolanti promesse pre-elettorali annunciavano una rinascita del centro (si parlava di salotti e bomboniere). Oggi assistiamo quasi quotidianamente alla chiusura definitiva di un nuovo esercizio, di una nuova attività. Basta verificare i rapporti della Camera di Commercio per comprendere la criticità della situazione. E poco conta la grande preoccupazione che il Primo Cittadino scopre di provare oggi. Tutte le promesse sono passate in cavalleria. Tutta colpa di Zattini? Certo che no, manca una pianificazione chiara da anni.
 
Ma la discontinuità tanto propagandata, il cambio di vento, dove sono? Ad oggi non esiste un piano per il centro storico, non c’è una visione chiara, siamo ancora fermi alle scuse ed alle attribuzioni di colpa (che ovviamente è sempre di qualcun altro). Addirittura l’opposizione aveva proposto un tavolo di discussione, proposta respinta, come se le soluzioni fossero già tutte in tasca. Siamo in gran ritardo, il tempo è finito e i cittadini aspettano ancora il foglio del come. È ora di mettersi in moto, di costruire insieme alla città e agli operatori coinvolti una progettualità a medio e lungo termine certa. “Insieme” è una bellissima parola, quando si usa per raggiungere un obiettivo comune, senza interessi di rendita. Forlì in Azione è disponibilissima a cominciare da subito quella discussione condivisa, quel confronto “tra le parti” e non di parte, da fare insieme, per uscirne, il più presto possibile “insieme”. Confidiamo che il (nostro) Sindaco si convinca dell’opportunità dell’invito.

Umberto Orlati (Azione Forlì)

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