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Cinquant'anni della morte di Aldo Spallicci, il "babbo della Romagna": dalla Regione "no" a contributi e iniziative

“La maggioranza regionale ha votato contro un provvedimento legittimo e in linea con altri già sostenuti da questa Giunta. Sono senza parole", dichiara Pompignoli

E’ duro l’attacco che sferza in Assemblea Legislativa il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, a margine della votazione del suo ordine del giorno che impegnava la Giunta Bonaccini a “promuovere e prevedere sul territorio regionale, anche in accordo con altri soggetti, associazioni del terzo settore ed enti locali, un adeguato programma di iniziative celebrative dei cinquant’anni dalla morte del medico, poeta e politico italiano Aldo Spallicci (Bertinoro, 22 novembre 1886 – Premilcuore, 14 marzo 1973), prevendendo la concessione di contributi e la realizzazione di interventi volti a ricordarne la profonda umanità, l’impegno civico, le opere editoriali, scientifiche e letterarie, le sue battaglie politiche in favore del territorio, nonché gli studi folcloristici, culturali e dialettali sulla Romagna.”

“La maggioranza regionale ha votato contro un provvedimento legittimo e in linea con altri già sostenuti da questa Giunta. Sono senza parole - dichiara Pompignoli - nel corso degli anni la Regione Emilia-Romagna si è dimostrata sensibile e a fianco delle celebrazioni più importanti riguardanti donne, uomini e istituzioni del nostro territorio, favorendone la conoscenza, l’informazione, la sensibilizzazione, la divulgazione e il coinvolgimento dei cittadini. Basti ricordare le celebrazioni per i 50 anni del Dams nel 2021 con l’approvazione di un contributo straordinario di 200mila euro, quelle per il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, sempre nel 2021, la celebrazione dei cento anni dalla nascita di Federico Fellini, avvenuta nel 2020 con un contributo straordinario di 200mila euro erogato al Comune di Rimini, le celebrazioni nel 2020 per i 100 anni dalla nascita del poeta e autore Tonino Guerra e i relativi 100mila euro erogati al Comune di Santarcangelo di Romagna per le iniziative a lui dedicate. E poi nel 2013 il ricco cartellone di eventi e iniziative patrocinate dalla Regione per celebrare il bicentenario della nascita del Maestro Giuseppe Verdi. Da ultimo, ma non per importanza, nella legge di stabilità regionale 2023, è contenuto un articolo inerente la volontà della Regione Emilia Romagna di celebrare nel 2023 il bicentenario della morte del pittore e decoratore Felice Giani (1758-1823), prevendendo un’autorizzazione di spesa pari a 90mila euro".

“La cosa più imbarazzante - prosegue - è che la mia proposta è stata bocciata nel totale silenzio dei partiti di maggioranza, senza alcuna giustificazione o tentativo di trovare un ragionevole compromesso. Stiamo parlando di un evento straordinario, che meriterebbe di essere celebrato come altri in ragione del valore delle opere di Aldo Spallici, politico e uomo delle istituzioni di questo Paese, membro dell’Assemblea Costituente, poeta e autore dal grande volto umano".

"Alla Romagna – conclude Pompignoli - Spallicci ha dedicato gran parte della sua vita, attraverso attività letterarie, storiche, editoriali e folcloristiche. Per le sue battaglie in favore del territorio, Spallicci è stato soprannominato E’ ba’ dla Rumâgna (il babbo della Romagna). Ma a quanto pare è proprio la Romagna che lui tanto ha amato e sostenuto che fa paura a questa Regione e a chi la governa. Motivo per cui, a differenza di quanto avvenuto per altre illustri personalità, per la sinistra Spallicci non merita né di essere celebrato né tantomeno di essere ricordato".

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