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Civitella, il Pd si sfascia. Il sindaco: "Ho pensato di dimettermi"

Martedì sera in consiglio comunale a Civitella non è passato l'ordine del giorno sul ritocco dell'Imu. La minoranza, compatta, ha vinto con 5 no, contro 4 sì di una maggioranza sfilacciata

Martedì sera in consiglio comunale a Civitella non è passato l'ordine del giorno sul ritocco dell'Imu. La minoranza, compatta, ha vinto con 5 no, contro 4 sì di una maggioranza sfilacciata. Sui banchi  hanno pesato le assenze, dimostrando ancora una volta le crepe interne al Pd. Il sindaco, Pierangelo Bergamaschi, ha sbottato in assise, dopo la delusione: “E' arrivato il momento di chiudere la porta, non si può andare avanti così”. Confessa a Forlitoday-Romagnaoggi che sul momento ha pensato alle dimissioni.

“Sono molto amareggiato – racconta il primo cittadino – ieri sera avrei mollato tutto molto volentieri, poi si pensa alla responsabilità verso tutti i cittadini e si va avanti. Abbiamo preso una strada che non ci porterà da nessuna parte e adesso quei 60mila euro che non arriveranno dall'Imu, in qualche modo dovranno entrare in cassa, perchè non possiamo presentare un bilancio in passivo. Ne dovremo parlare a livello politico e istituzionale”.

Martedì pomeriggio era arrivato l'appello dei segretari di circolo del Pd di Civitella, Davide Stefanelli e di Cusercoli, Marco Ceredi, che manifestava la contrarietà all'aumento dell'Imu. “E' difficile fare sempre il lavoro sporco, ma purtroppo qualcuno deve farlo ed è difficile anche far pagare le tasse ai cittadini in un periodo come questo. Ma non è il momento di pensare alle prossime elezioni, bensì alle prossime generazioni”, conclude Bergamaschi.

“L’atteggiamento suicida è identico a quello di Galeata, le diatribe interne al Partito democratico si ripercuotono sull’amministrazione, con il consiglio comunale come arena dello scontro e l’amministrazione ostaggio dell’atteggiamento irresponsabile dei consiglieri del Pd. - affermano in una nota Tania Ravaioli consigliere comunale a Civitella e  Nicola Candido, segretario di Rifondazione Forlì - Ieri sera, purtroppo, abbiamo preso atto che la maggioranza eletta dai cittadini in consiglio comunale non c’è più, su otto consiglieri del Partito democratico erano presenti solo in 4, compreso il sindaco. Insomma, il nostro impegno per il bene di Civitella è stato instancabile, e coerentemente volto a sostegno delle fasce di cittadini più deboli, a partire dall’Imu che avevamo fatto in modo che restasse la più bassa possibile e differenziasse le aliquote in base alle capacità dei cittadini. In questa fase di crisi generale, che non vede spiragli di miglioramento proprio per colpa delle scelte e dei tagli di questo governo sostenuto da Pdl, Pd e Udc, non erano più tollerabili ambiguità da parte dei tre segretari locali del Pd, e invece, ieri sera hanno fatto mancare la maggioranza in modo del tutto irresponsabile ed autolesionista. Questa situazione locale del Pd non è più sostenibile e, come ieri sera, usciremo da questa amministrazione che non riesce più a realizzare il programma elettorale votato dai cittadini a causa di una maggioranza che si sfalda ad ogni consiglio comunale”.
 

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