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Codice rosa per l'accesso al pronto soccorso: un percorso per donne e minori

dichiara con soddisfazione Luca Bartolini, consigliere regionale del Gruppo Forza Italia. "Per primo, infatti, avevo già presentato nella primavera del 2013, una risoluzione finalizzata a promuovere anche nella regione Emilia-Romagna un protocollo di azioni codificate che rendesse effettivo il progetto Codice Rosa"

“L’approvazione della risoluzione unitaria che mi vede primo firmatario riguardante il Codice Rosa – così viene definito lo specifico percorso di accesso al Pronto Soccorso riservato a persone, in particolare donne e minori, vittime di violenza – è un atto politico di rilevante valenza sociale e civile di cui sono soddisfatto e di cui vado fiero", dichiara con soddisfazione Luca Bartolini, consigliere regionale del Gruppo Forza Italia.

“Per primo, infatti, avevo già presentato nella primavera del 2013, su impulso dell’Assessore Lina Amormino del Comune di Cesenatico, una risoluzione finalizzata a promuovere anche nella regione Emilia-Romagna un protocollo di azioni codificate che rendesse effettivo il progetto Codice Rosa in caso di violenza sulle donne, al quale affiancare precise forme di collaborazione fra personale medico e paramedico adeguatamente formato, forze dell’ordine, magistratura inquirente ed esperti psicologici. - sottolinea Bartolini - Ho personalmente consegnato in aula le oltre 2mila firme raccolte durante l’ultimo weekend dal movimento di Forza Italia Emilia Romagna  e dai club Forza Silvio in tutte le piazze della Regione in concomitanza della festa della Donna a sostegno dell’iniziativa”.

“La risoluzione unitaria, nata dalla sintesi, oltre alla mia, di tutte le proposte di attivazione del Progetto suddetto presentate fino ad oggi dai vari gruppi assembleari, sarà ora integralmente inserita nel progetto di legge regionale sulla parità di genere in procinto di essere discussa presso la Commissione Pari opportunità per snellire le svariate procedure burocratiche che rischiano di essere un’ulteriore penalizzazione per chi accede ai servizi di Pronto Soccorso vittima di violenza”, conclude Bartolini
 

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