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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Comitato acqua, incontro con il sindaco Balzani

Il Forum per una Finanza Pubblica e Sociale e Comitato Acqua Bene Comune di Forlì ha organizzato un per Lunedì 24 marzo alle ore 20.30 presso la Banca di Forlì un Incontro Pubblico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Il Forum per una Finanza Pubblica e Sociale e Comitato Acqua Bene Comune di Forlì ha organizzato un per Lunedì 24 marzo alle ore 20.30 presso la Banca di Forlì un Incontro Pubblico. "I soldi ci sono e sono pure troppi. E' che stanno tutti dalla parte sbagliata".
235 miliardi di Euro è il risparmio postale gestito da Cassa Depositi e Prestiti come potrebbero essere usati dagli Enti Locali. Ne parliamo con Marco Bersani - Forum Nuova Finanza Pubblica e Sociale e Roberto Balzani Sindaco di Forlì.

Crisi del debito, economica e finanziaria, austerity, "Non ci sono i soldi" è il nuovo mantra per giustificare lo smantellamento dei Diritti e la Privatizzazione dei Beni Comuni e dei Servizi Pubblici Locali. I soldi ci sono per impostare un nuovo modello sociale, basato sulla riappropriazione collettiva dei beni comuni e sulla riconversione ecologica dell' economia. Oltre 20 milioni di persone affidano i propri risparmi a Poste Italiane, attraverso i libretti postali e buoni fruttiferi postali. 235 miliardi di Euro vengono raccolti da Cassa Depositi e Prestiti, che dal 1850 fino al 2003, li utilizzava per permettere agli enti locali territoriali di poter fare investimenti con mutui a tasso agevolato. Nel 2003, la Cassa Depositi e Prestiti è stata trasformata in Spa e nel suo capitale societario sono entrate col 30% le Fondazioni Bancarie. I cittadini, pur essendo i primi prestatori dell' enorme quantità di denaro gestito da Cassa Depositi e Prestiti, non hanno alcuna voce in capitolo sulla loro destinazione, quindi viene garantito loro un rendimento minimo, ma sicuro, dei soldi affidati, ed assistono silenti a scelte che sono appannaggio di Governi e poteri forti industriali e finanziari. E' proprio grazie a quei soldi che si potrebbe immaginare un futuro socialmente diverso, un 'uscita dalla reale crisi finanziando concretamente gli investimenti che garantiscono la riappropriazione sociale dei beni comuni e la riconversione ecologica dl modello produttivo. Ciò che 27 milioni di persone hanno suggerito votando SI ai referendum per l' acqua nel 2011. L' origine della Cassa Depositi e Prestiti è legata all' esigenza di utilizzo per il finanziamento degli investimenti pubblici e le ingenti disponibilità finanziarie provenienti dalla raccolta del risparmio postale. Nel 2003 avviene la sua trasformazione denominata Cassa Depositi e Prestiti Spa. Da quel momento la Cassa assume la configurazione di intermediario finanziario non bancario ed è soggetta alla vigilanza della Banca d' Italia. Le Fondazioni Bancarie detengono quote di capitale azionario. Attualmente la proprietà azionaria della Cassa Depositi e Prestiti Spa è per il 70% del Ministero dell' Economia e delle Finanze e per il 30% di un gruppo di 66 fondazioni bancarie.

Appare sempre più evidente come Cassa Depositi e Prestiti, pur continuando a raccogliere i fondi dal risparmio dei cittadini e dalle necessità di investimento degli enti locali territoriali, sia oggi una vera e propria MERCHANT BANK, con un intervento a largo raggio nell' economia e sui mercati finanziari di tutto il mondo.
Cassa Depositi e Prestiti deve ritornare ad essere pubblica con una gestione partecipata da parte dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità territoriali


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