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Commissione Affidi, botta e risposta. Tassinari: "Lavoriamo seriamente". Il centrosinistra: "Non sia propaganda"

"Da parte nostra non è mai mancata la disponibilità al dialogo e al confronto con chiunque ne manifestasse l’intenzione". afferma Tassinari

"La Commissione di Indagine e studio sulla rete dei servizi per i minori, istituita a seguito di alcune segnalazioni pervenute in questi mesi al Comune di Forlì, ha lavorato seriamente, come metodo e giudizio, dimostrando grande rispetto, disponibilità e considerazione per tutti gli attori coinvolti nella vicenda, sia sotto il profilo umano che professionale". Non si è fatta attendere la replica di Elisabetta Tassinari, presidente della Commissione Affidi del Comune di Forlì, alle accuse lanciate dai capigruppo di Italia Viva, Pd e Forlì & Co.

"È per questo motivo che leggo con dispiacere l’ennesima polemica sollevata dall'opposizione sulla mancata convocazione di una seduta nel mese di gennaio. Non soltanto perché da parte nostra non è mai mancata la disponibilità al dialogo e al confronto con chiunque ne manifestasse l’intenzione, ma perché, per contro, più volte abbiamo riscontrato spiacevoli atteggiamenti fuori luogo e una limitata disponibilità a collaborare in funzione dell’obiettivo di trasparenza per cui è stata istituita la Commissione", aggiunge.

"Non so a che titolo e in base a quale ragione i capigruppo della minoranza parlino di caccia alle streghe - prosegue Tassinari - vorrei ricordargli che la ragione per cui si è deciso di non accelerare nella convocazione della Commissione è perché il personale dei servizi sociali, tramite le rispettive rappresentanze sindacali, ha richiesto un incontro di approfondimento all’assessore Rosaria Tassinari e al direttore generale in programma giovedì pomeriggio. Motivo per cui abbiamo ritenuto irrispettoso e provocatorio convocare la Commissione prima di tale data e abbiamo deciso di attendere l’esito del confronto con l’Amministrazione".

"In tutti questi mesi - conclude Tassinari - non abbiamo mai voluto ‘forzare la mano’, dimostrando estrema delicatezza e disponibilità nelle procedure di interlocuzione con gli operatori. Ma a questo punto viene da chiedersi per quale motivo l’opposizione manifesti tanta ostilità e reticenza nella possibilità di dare voce a famiglie e situazioni estremamente delicate e sofferenti. Mi piacerebbe che i rappresentanti della minoranza, invece di protestare per partito preso, ci lasciassero lavorare dimostrando spirito costruttivo. Sarebbe una grande conquista per la Commissione ancorché per loro stessi".

La replica

Il centrosinistra replica parlando di una risposta "piena di omissioni e ribaltamenti della realtà dei fatti da dimostrare tutto l'imbarazzo in cui navigano Giunta e maggioranza. La consigliera Tassinari, in sostanza, accusa la minoranza di tutte le difficoltà della Commissione e di non aver collaborato ai suoi lavori.
Per smentire questa singolare ricostruzione basta guardare ai fatti. E' la presidente della Commissione ad avere la potestà di convocare le sedute e, in oltre cinque mesi dalla costituzione dell'organismo, non se ne sono svolte che cinque (di cui una "lampo", appena per il tempo di eleggere la presidente). Mentre la Tassinari e gli altri rappresentanti della maggioranza si sono crogiolati nel lassismo e nel disinteresse, sono stati semmai i consiglieri dell'opposizione a chiedere, varie volte e in diverse sedi, che il calendario dei lavori venisse rispettato e si operasse con la solerzia richiesta. A queste sollecitazioni, la presidente Tassinari non ha mai dato riscontro, continuando a lasciare trascorrere settimane e settimane senza convocazioni delle sedute, fino a dover chiedere una proroga perché i tre mesi di tempo che la maggioranza stessa si era auto-attribuita in prima istanza -definendo con un voto a maggioranza il regolamento della Commissione- erano scaduti. D'altra parte, a smentire la bizzarra ipotesi di una opposizione che avrebbe ostacolato i lavori, basta guardare alla composizione della Commissione, che riproduce i rapporti di forza del Consiglio comunale e avrebbe dunque garantito alla maggioranza di lavorare con la massima tranquillità, se solo si fosse ricordata di convocare le sedute".

Proseguono dal centrosinistra: "Farsesco è poi il tentativo della presidente di sostenere che si sia operato con delicatezza e disponibilità, salvaguardando famiglie e operatori. Chiunque può riascoltare i toni utilizzati dalla maggioranza nel corso della seduta di istituzione della Commissione lo scorso 29 luglio o le dichiarazioni del capogruppo della Lega in quella più recente del 20 dicembre -quando addirittura affermò di avere “seri dubbi” sulla correttezza dei funzionari del Comune- per rendersi conto che tutto si è fatto fuorché trattare la questione col rispetto e la misura che richiedeva una materia tanto delicata.
D'altra parte, lo stesso fatto che le rappresentanze sindacali dei lavoratori del Comune abbiano avuto la necessità di chiedere un incontro con l'Assessora Tassinari e il Direttore generale è la prova delle difficoltà in cui lo spregiudicato agire della Lega ha posto un intero comparto dei servizi del Comune, la cui correttezza e professionalità, che riteniamo indiscutibile, si sarebbero invece dovute tutelare prioritariamente. In conclusione anche noi, come la presidente Tassinari, vogliamo lanciare un auspicio. Ci piacerebbe che la maggioranza e la Lega cessassero di utilizzare questo strumento istituzionale come un'arma di propaganda sulla pelle dei più deboli, che lavorassero -una volta tanto- seriamente per sfruttare proficuamente le settimane di proroga che si sono auto-attribuiti (e che per metà sono già sfumate) e che permettessero alla nostra città di avere le risultanze dei lavori della Commissione rapidamente e con trasparenza".

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