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Commissione Pari Opportunità, Amadori (Centro-destra): "Si occupi anche di barriere architettoniche"

"La presidente Rinieri ha aperto alla possibilità e necessità, di  estendere il campo di operatività della Commissione pari opportunità ben oltre l’angusto ambito delle sole  parità di genere"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Ieri ho partecipato quale esperto alla assemblea della Commissione Pari Opportunità, in occasione dell’insediamento della presidente, Maria Teresa Rinieri. Ho condiviso il discorso e la analisi percorsa per esporre il proprio piano di lavoro e programmazione della commissione che presiede. Prendo favorevolmente atto che  ha compiutamente accolto il mio auspicio  -  già esposto nel corso delle precedenti assemblee di tale commissione cui ho partecipato -  di ampliare il raggio di operatività della CPO. In  modo particolare l’amica Rinieri ha aperto alla possibilità e necessità, di  estendere il campo di operatività della Commissione pari opportunità ben oltre l’angusto ambito delle sole  parità di genere.

Si rende  necessario dunque  ricomprendere e programmare un ampliamento del perimetro operativo, prestando particolare  attenzione a quei contesti sociali  ove le opportunità di tutti non sono rispettate in egual modo ( penso in particolare agli anziani,  ai portatori di disabilità, alla integrazione sociale nel fenomeno migratorio, alle disparità e disagi determinati da problematiche economiche quanto mai attuali e purtroppo in continua crescita). Nel corso del mio intervento mi sono soffermato in particolare sulla necessità di intervenire sul PUG (piani urbanistici generali) che vedrà una Forlì proiettata nei prossimi decenni. In particolare ritengo si debba investire – ricorrendo ai fondi del PNRR – integrando il PUG in un contesto di rinnovata urbanizzazione abbattendo le barriere architettoniche (io la definisco “sbarrierizzazione di Forlì”). 

Un valore aggiunto questo,  in una visione per una “città moderna e sociale” e previsto anche nell’ultima finanziaria 2022 ove è previsto un “Bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche” (sub art. 42 dell’articolo unico della legge di Bilancio 2022) che contempla una detrazione per le spese sostenute in merito alla realizzazione  di interventi finalizzati al loro superamento, in contesti privatistici. A maggior ragione il pubblico non può e non deve dimenticarsi di intervenire con decisione in un contesto così importante e percepito da tutti.

Giovanni Amadori (Centrodestra per Forlì)

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